Auguri per il 2016 di un capodanno senza smog
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di Giulietta Pagliaccio, Presidente FIAB

 

Allarme Smog in tutta Italia, con livelli di inquinanti dell’aria ben oltre le soglie. Anche la FIAB interviene sull’argomento, con comunicati ed iniziative in varie parti della penisola, ad es. Fiab Lombardia (con Legambiente), Fiab Campania e FIAB Pescara in Abruzzo.

 

Arriva infine il Summit del Ministero dell’Ambiente, che riprende anche nostre proposte, in primis la riduzione della velocità. Bene, si .. ma quando?

 

Interviene quindi la Presidente FIAB, Giulietta Pagliaccio, che chiede una scadenza in modo che il prossimo capodanno si festeggi “senza smog”. Ce lo auguriamo. A tutti auguri di felice anno nuovo da parte della FIAB.

 

 

Abbiamo passato settimane sotto il bombardamento mediatico dell’emergenza smog; abbiamo letto e sentito tutte le ricette possibili e le relative polemiche al seguito; abbiamo letto e sentito esperti vari disquisire su cosa fosse più inquinante per l’aria.
Poi, finalmente, arriva il Summit del Ministero dell’Ambiente, con la Conferenza delle Regioni e Province Autonome e l’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), per mettere ordine e indicare la strategia per uscire dall’emergenza.
E il 30 dicembre 2015 finalmente il Ministero dell’Ambiente ha prodotto un “Protocollo d’Intesa per Migliorare la qualità dell’aria, incoraggiare il passaggio a modalità di trasporto pubblico a basse emissioni, disincentivare l’utilizzo del mezzo privato, abbattere le emissioni, favorire misure intese a aumentare l’efficienza energetica”.

Whow! Tanta roba, mi sono detta. Il titolo promette bene e dentro c’è tutto quello che serve.
Vado a leggere il documento e scopro che il documento consta di 13 pagine di cui le prime 6 sono di premessa con tutte le citazioni delle varie leggi e provvedimenti in materia; dalla pagina 7 cominciano le Finalità del protocollo: un lungo elenco di cose da fare per contenere le emissioni inquinanti, dall’efficientamento energetico degli edifici, agli investimenti sul trasporto pubblico a basso impatto, dalla metanizzazione degli impianti termici alle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, e via elencando.

Bene, finalmente un programma che delinea una strategia politica per l’ambiente.
Peccato però che tutti gli interventi in elenco hanno tempi di attuazione/realizzazione molto lunghi ed eravamo partiti con un Summit dettato da un’emergenza e le emergenze – si sa – si affrontano con provvedimenti straordinari.
In questo Protocollo gli unici provvedimenti straordinari sono: l’abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h (per essere chiari: da 50km/h si passerebbe a 30 km/h, da 110 km/h a 90km/h ect); gli incentivi per il trasporto pubblico (cosa che alcune città stanno già attuando), la riduzione di 2 gradi della temperatura delle case, la limitazione dell’utilizzo delle biomasse (no ai camini e affini, per intenderci).
Il tutto, ovviamente, solo dopo 7 giorni consecutivi di sforamento dei limiti e senza alcun obbligo per i comuni che sono invitati a prendere questi provvedimenti.

E ci voleva un Summit il 30 dicembre per dare questi suggerimenti ai comuni, suggerimenti per altro già ampiamente “suggeriti” da più parti e anche attuati da qualcuno (vedi incentivi per i mezzi pubblici)?
Per altro, considerato che siamo al 30 dicembre, nel pieno dei preparativi dei festeggiamenti del capo d’anno, e che pare arrivi finalmente la pioggia che farà il miracolo più di qualsiasi provvedimento straordinario, riteniamo che quei suggerimenti verranno presto archiviati tra le pratiche dell’anno passato.

Rimane però il Protocollo con un bell’elenco di azioni di medio-lungo periodo su cui ci auguriamo non cada un velo pietoso quando si spegneranno i riflettori dell’emergenza.
E allora esortiamo il Ministero dell’Ambiente, la Conferenza delle Regioni e ANCI a dare concretezza a quel Protocollo a partire dall’attuazione dei 30 km/h nelle città come standard di velocità. Si tratta di un provvedimento semplice che impone anche al sindaco più restio di rivedere l’organizzazione della viabilità con effetti immediati sulla qualità dell’aria, dell’ambiente urbano e della vivibilità della città.

Da ultimo una semplice “esortazione”: all’art. 3 Attuazione del Protocollo che recita “Le parti si impegnano, in conformità ai propri ordinamenti, a dare piena attuazione al presente Protocollo……” aggiungeteci una data tipo entro il 30 dicembre 2016.

 

Ci piacerebbe molto poter festeggiare il 30 dicembre 2016 gli obbiettivi raggiunti e archiviare definitivamente le “emergenze smog di ogni anno”.