Da quest’anno è possibile la detrazione per le spese sostenute nell’acquisto di una bicicletta a pedalata assistita per soggetti “con ridotte o impedite capacità motorie permanenti“. La novità è contenuta nella recente circolare, la numero 7, dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 4 aprile scorso, dove – a pagina 41 – si parla proprio delle ebike, mezzi di trasporto che non vengono comunque considerate protesi.
La detrazione per l’acquisto di un’ebike da parte di una persona con ridotta capacità motoria deve rispettare, come precisato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate, un’unica condizione. Ovvero la certificazione firmata da medico specialista dell’ASL “che attesti il collegamento funzionale tra la bicicletta con motore elettrico ausiliario e la menomazione“.
La novità fiscale compare nelle detrazioni per le spese sanitarie rivolte a persone con handicap motori. Perché l’ebike è una soluzione negli spostamenti che favorisce una maggiore autonomia, garantendo anche il piacere di una pedalata. “Speriamo che in futuro tra le bici detraibili per i disabili vengano comprese anche le Hugbike“. Il riferimento della Presidente Fiab Giulietta Pagliaccio è alle cosiddette bici degli abbracci, un vero e proprio tandem. “Questa biciclette sono ideali, ad esempio, per i bambini autistici. Ce lo raccontano le mamme e i papà. Speriamo che in futuro anche queste possano rientrare nelle agevolazioni “.
Così ne abbiamo parlato con Mario Paganessi, ideatore dell’Hugbike, tandem indicato per l’accompagnamento in sella di persone (bambini soprattutto) disabili. “So che nelle regioni a statuto speciale c’è un rimborso totale o quasi, ma noi già ne regaliamo alcune tra le 100 che ogni anno riusciamo a produrre“. La bici degli abbracci, dal 2012, è una due ruote diversa, che si pedala soltanto dal sellino posteriore. “Riserviamo l’IVA al 4% per chi gode della legge 104 e ci mostra un certificato medico“, aggiunge Paganessi. E se un domani l’acquisto dell’Hugbike fosse detraibile come l’ebike nel 730? “Sarebbe un’ottima idea. L’80% degli acquisti riguarda bambini disabili“.