Parlamento News: notiziario del 16.04.2013
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Notizie dal Parlamento

 

Camera.

 

Utenti deboli e iniziative a livello europeo in tema di sicurezza stradale Sicurezza stradale: a quale livello di concretizzazione si trovano le indicazioni europee, in particolare per quel che riguarda la creazione di un quadro strutturato e coerente di cooperazione basato sulle migliori pratiche diffuse tra gli Stati membri? Questa la domanda posta nell’interrogazione che vede come prima firmataria Giulia Narduolo del Pd. L’atto è stato presentato il 3 aprile alla luce delle preoccupanti statistiche sugli incidenti stradali diffuse sui mezzi di stampa. Ogni anno infatti sono quattromila le persone che muoiono sulle strade, mentre più di duecentomila sono i feriti e quasi ventimila gli invalidi permanenti. Con l’interrogazione si chiede anche una maggiore attenzione sul miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada.

 

Di seguito il testo dell’interrogazione:

NARDUOLO, BONOMO, LATTUCA, ZARDINI, ROTTA, COMINELLI, TENTORI e MATTIELLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che: 

sugli organi di stampa – con particolare riferimento alle notizie degli ultimi giorni – si è letto il tragico racconto del «sangue sulle strade» e dagli stessi organi di stampa si apprende come ogni anno siano quattromila le persone che muoiono sulle strade, mentre più di duecentomila sono i feriti e quasi ventimila gli invalidi permanenti. In particolare, nell’ultimo anno, a causa degli incidenti stradali, sono morti quasi mille ragazzi che avevano meno di 30 anni. In Italia nel 2011 sono morte 972 persone sotto i 30 anni, 567 delle quali avevano un’età compresa tra i 18 e i 25 anni; 

nella comunicazione (2010) 389/3 della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Verso uno spazio europeo della sicurezza stradale: orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale» si sottolinea come «la sicurezza stradale è una questione di importanza fondamentale per la società. Nel 2009, sulle strade dell’Unione europea sono morte più di 35.000 persone (l’equivalente di una città di medie dimensioni) e i feriti sono stati non meno di 1.500.000. Il costo per la società è altissimo: nel 2009 ammontava a circa 130 miliardi di euro. Nella comunicazione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, la Commissione ha posto l’accento sul valore della coesione sociale, di un’economia più verde, dell’istruzione e dell’innovazione, sottolineandone l’importanza per l’Europa. Questi obiettivi devono essere integrati nei vari elementi della politica europea dei trasporti, che deve essere diretta a garantire una mobilità sostenibile per tutti i cittadini, “decarbonizzare” i trasporti e sfruttare tutte le potenzialità offerte dai progressi tecnologici» e si aggiunge che «per migliorare l’efficienza complessiva del sistema dei trasporti e rispondere alle necessità e alle aspettative dei cittadini e delle aziende è essenziale ridurre il numero di morti e feriti tra gli utenti della strada. Pertanto, è necessario un approccio coerente, olistico e integrato che tenga conto delle sinergie con le finalità delle altre politiche: le politiche per la sicurezza stradale a livello locale, nazionale, europeo o internazionale devono integrare gli obiettivi pertinenti delle altre politiche pubbliche e viceversa» –: 

se il Governo stia adottando le opportune iniziative e a quale livello di concretizzazione siano le indicazioni europee, in particolare per quel che riguarda: a) creazione di un quadro strutturato e coerente di cooperazione basato sulle migliori pratiche diffuse tra gli Stati membri, condizione necessaria per un’attuazione efficace degli orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale; b) elaborazione di una strategia per i feriti e gli interventi di primo soccorso, per dare una risposta alla necessità sempre più pressante di ridurre il numero di feriti sulle strade; c) miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei motociclisti, che alla luce delle statistiche sull’incidentalità destano particolare preoccupazione. (4-00145)