Sarà il periodo natalizio, la fine dell’anno, oppure l’approvazione della legge quadro sulla mobilità ciclistica. Pubblichiamo dunque l’ultimo articolo del 2017 con una notizia che guarda al bicchiere mezzo pieno. A Torino, città in questi giorni interessata come altre dal blocco del traffico per l’eccessivo smog, l’Arpa ha riferito che l’aria respirata sotto la Mole è meno inquinata di venti anni fa.
Forse anche perchè a Torino la cultura della mobilità ciclistica si sta diffondendo. Lo testimoniano le grandi manifestazioni e l’attivismo delle associazioni locali della Fiab. Arpa Piemonte ha comparato i valori degli ultimi anni con quelli di inizio secolo: per il 2017 ci aspetta che i giorni complessivi in cui i pm10 avranno superato il limite massimo consentito di 50 microgrammi al metro cubo saranno 120; vent’anni fa si registravano sforamenti 260 giorni su 365.
Meno inquinamento rispetto a un tempo non significa tuttavia che il compito di Fiab sia esaurito. Nel 2018 si rinnovano le proposte concrete presentate in una recente lettera scritta dalla presidente Giulietta Pagliaccio al presidente Anci Decaro, fra l’altro il primo firmatario della legge quadro sulla mobilità ciclistica. Domeniche ecologiche continuative, incentivi economici a sostegno della mobilità attiva sono soltanto alcune delle misure per rendere i comuni italiani più vicini alle persone e a chi vive le città rispetto che alle automobili.