Il giornalista Mario Calabresi, ex direttore de La Stampa e de La Repubblica, ha fatto il suo endorsement alla ciclovia AIDA (Alta Italia Da Attraversare), un progetto FIAB che corre lungo tutto il nord Italia per collegare Susa a Trieste. In un post sul suo profilo Facebook Calabresi ha presentato le potenzialità della ciclovia ai suoi oltre 60mila follower. «Non sapevo – ha scritto – che tra le città del nord esistessero già 450 chilometri di ciclabili o ciclovie minori che sono però frammentate e vanno cucite tra loro, segnalate e mappate».
In queste ultime settimane vi abbiamo parlato di AIDA perché è uno dei primi esperimenti in Italia di ciclovia finanziata grazie a una campagna di raccolta fondi. Su Eppela l’obiettivo di 30mila euro del crowdfunding è sempre più vicino e permetterà di mappare gran parte del percorso tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è posizionare oltre 8mila adesivi segnavia lungo tutto il tracciato per orientare i cicloturisti. Nel suo post su Facebook Mario Calabresi ha ringraziato Michele Cremonesi, uno degli ideatori di AIDA che gli ha fatto conoscere questo progetto.
«Cosa hanno fatto finora Michele con il suo collega Corrado Marastoni e i loro amici della FIAB e come li possiamo aiutare noi? – ha scritto Calabresi – Per un anno e mezzo hanno mappato tutto il percorso con il GPS, hanno fotografato e documentato le criticità e i pezzi mancanti e hanno coinvolto i comuni attraversati. Loro non solo tracceranno la via ma si impegnano a mantenerla per i primi tre anni e a comunicarla».
Il sostegno ad AIDA di Mario Calabresi – per il quale tutta FIAB lo ringrazia – si è aggiunto a quello di oltre 400 persone che stanno credendo in un progetto cicloturistico che può partire e arricchirsi anche dal basso. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta lavora da oltre 30 anni dialogando con le istituzioni per aumentare gli investimenti sulla mobilità ciclistica. I nostri traguardi sono ambiziosi, ma uno strumento come il crowdfunding è un megafono potente per coinvolgere più cittadini possibili.