Altro che nemici: i ciclisti possono salvare il piccolo commercio. Più delle auto

Altro che nemici: i ciclisti possono salvare il piccolo commercio. Più delle auto

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Vola l’e-commerce anche in Italia: secondo l’Istat le vendite a dicembre 2019 sono cresciute del 38,3% rispetto a dicembre 2018. All’opposto, prosegue la lenta crisi del piccolo commercio per il terzo anno consecutivo. Si dirĆ  che sono cambiate le abitudini: quel che si comprava in negozio (prima sotto casa, poi nei centri commerciali) ora ĆØ a disposizione su Amazon e nella galassia del commercio online. Ma ĆØ davvero impossibile immaginarsi e progettare un futuro in cui cittĆ  e centri storici possano ritornare a pulsare nella vita e nel giro di affari? Bicicletta e mobilitĆ  attiva sono le alleate che possono salvare commercianti ed esercenti.

La premessa ĆØ che FIAB non propone una visione nostalgica: Amazon ĆØ un attore con cui, giocoforza, dobbiamo fare i conti. Ma le esperienze estere più virtuose dimostrano quanto la bicicletta sia un alleato prezioso del piccolo commercio. Ā«Noi ciclisti urbani – ha scritto il Presidente FIAB Alessandro Tursi sull’ultimo numero di BC – cominciamo a essere visti non più comeĀ ā€œnemiciā€, ma al contrario come clientiĀ ideali, perchĆ© preferiamo acquistareĀ in cittĆ  con le nostre bici, liberi diĀ parcheggiare proprio di fronte al negozio,Ā anzichĆ© prendere l’auto per andare versoĀ il centro commercialeĀ».

Di fronte all’avanzata (inquinante) dell’e-commerce, investire sulla mobilitĆ  ciclistica ĆØ necessario per dare spazio a una clientela abituata a spostarsi senza l’automobile. Progetti che ripensino lo spazio pubblico per darlo anche alle biciclette e a pedoni non sarebbero un freno per il commercio: Ā«Abbiamo l’opportunitĆ Ā diĀ trasformare una contrapposizioneĀ in una alleanza strategica – ha spiegato il Presidente FIAB – che può renderci enormemente più forti e incisiviĀ nei nostri sforzi per cambiare le cittĆ . È importante, ora più che mai, chiarireĀ e ribadire che per noi bici e ciclabilitĆ Ā non sono il fine, bensƬ strumenti perĀ valorizzare l’ambiente urbano e loĀ spazio pubblico, che ĆØ il bene comuneĀ caratterizzante delle cittĆ  e del vivereĀ assiemeĀ».

La visione comune di FIAB e Confesercenti va proprio in questa direzione perchĆ© parte dal fatto cheĀ ciclabili, pedonalizzazioni, zone 30 e mobilitĆ  attiva sono magneti perĀ nuova clientela. Una volta impostata la direzione, l’altro obiettivo cui puntare ĆØ un cambiamento culturale: per ridurre le emissioni e togliere furgoni della logistica dalle nostre strade dobbiamo tutti imparare a ridurre gli acquisti online.