Le vecchie ferrovie sono una risorsa per il cicloturismo come insegna la Ciclovia Alpe Adria, che proprio nel tratto italiano in Friuli Venezia Giulia ha recuperato decine di chilometri di linea ferrata per riconvertirla in una straordinaria pista ciclabile. Non è l’unico esempio e tanti ne stanno nascendo. Da pochi giorni in Umbria è stato infatti pubblicato un bando per la realizzazione di un tracciato che recuperi il sedime della linea che collegava Montecorona a Fossato di Vico, in provincia di Perugia. Un grande successo anche per FIAB che aveva percorso un tratto parallelo a quella vecchia ferrovia durante l’ultima Bicistaffetta lungo la Ciclovia degli Appennini e delle aree interne, sostenendo il recupero di un tratto dal grande valore cicloturistico per il territorio.
«C’è un investimento importante da 3 milioni di euro messi sul piatto da Regione Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed è evidente che questo intervento va nella giusta direzione di valorizzare il territorio». Così ha commentato l’apertura del bando il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati.
FIAB ha accolto con soddisfazione la notizia. «Si tratta di un tratto molto importante della Ciclovia Grosseto Fano che interessa due ferrovie dismesse, una di queste è la vecchia ferrovia dell’Appennino Centrale Arezzo-Fossato di Vico che interessa Gubbio, l’altra è la Urbino-Fano». Giovanni Cardinali è il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Bicitalia e tra i rappresentanti FIAB nei tavoli del Ministero dei Trasporti a Roma. «La pubblicazione del bando è un successo per noi – ha spiegato – quando abbiamo pedalato in quei territori ci avevano dato l’assicurazione che il progetto sarebbe partito sia in Toscana, fra Monterchi, Anghiari e Sansepolcro, sia in Umbria lungo la bellissima valle dell’Assino. Da sempre sosteniamo la validità delle ferrovie dismesse per realizzare ciclovie».
Nelle varie edizioni della Bicistaffetta FIAB ha spesso percorso tracciati frutto di una riconversione bike friendly dei vecchi tracciati ferroviari, come in Liguria lungo la Riva dei Fiori nel Ponente e l’ex ferrovia che da Framura fino a Levanto. «Tra Arezzo e Fossato di Vico – ha concluso Cardinali – si potrebbe recuperare il 60% dei 128 km di tracciato ferroviario».