Al via il corso per diventare Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica

Al via il corso per diventare Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica

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Per promuovere efficacemente l’uso della bicicletta servono formazione, competenze trasversali e una cultura della mobilità, tre elementi alla base del corso organizzato dell’Università di Verona in collaborazione con FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e con l’Associazione Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica-EPCM.

Si tratta dell’unico corso post lauream dedicato specificatamente alla promozione della mobilità ciclistica: un interlocutore privilegiato per le pubbliche istituzioni a carattere nazionale, regionale e locale che quest’anno è arrivato alla sua dodicesima edizione. Le iscrizioni scadono il 28 febbraio 2025 e in questo articolo cerchiamo di darvi un pò di informazioni utili per comprendere le opportunità lavorative che può offrire questa formazione e come è strutturato il percorso didattico.

Chi sono e cosa fanno gli Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica

Le competenze degli EPMC possono trovare sbocco in attività imprenditoriali o professionali, oppure essere una risorsa per gli enti pubblici che potrebbero coinvolgerli in collaborazioni o consulenze per promuovere localmente la mobilità ciclistica. Si tratta di figure capaci di fare da raccordo tra pianificatori, progettisti, portatori di interesse, operatori economici e turistici, politici ed amministratori, per promuovere la mobilità ciclistica urbana e territoriale.

Durante un’uscita a Mestre

Da una pubblicazione recente che illustra le attività che stanno svolgendo circa 160 EPMC, possiamo comprendere i ruoli e il lavoro intrapreso da queste figure. Più precisamente: circa 22 svolgono attività imprenditoriali nei servizi cicloturistici; circa 40 attività professionali in pianificazione e progettazione, comunicazione, e gestione eventi; circa 46 attività di cittadinanza attiva in associazioni ed altri enti no profit anche in posizione di vertice o comunque strategiche; circa 32 sono dipendenti della Pubblica Amministrazione, prevalentemente tecnici comunali, ma anche con altri incarichi e insegnanti che svolgono attività per la promozione della mobilità ciclistica all’interno del curriculum formativo; 4 sono consiglieri comunali, assessori o sindaci e circa 16 svolgono altre attività prevalentemente come dipendenti di aziende dedicate al mondo della bicicletta.

Come è organizzato il corso per EPCM

Il corso ha come docenti professori universitari, esperti FIAB e professionisti del settore ed è rivolto a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina. È prevista una parte on line con lezioni frontali e una parte in presenza con giornate di esercitazioni pratiche in diverse città, in cui si pedala insieme toccando con mano e conoscendo da vicino esperienze di rilievo. In dieci anni, si sono diplomati circa 300 professionisti che diventeranno circa 330 con quelli che si diplomeranno il 18 gennaio 2025 alla conclusione dell’11° edizione.

Il percorso viene sviluppato in modalità on line con lezioni frontali e in modalità in presenza con diverse giornate di esercitazioni pratiche in diverse città in cui si pedala insieme, per toccare con mano e conoscere da vicino diverse esperienze.

L’università di Verona e l’associazione EPCM

Il Coordinatore didattico del corso è l’ingegnere Marco Passigato, esperto in pianificazione, progettazione e promozione mobilità ciclistica, membro del Centro Studi Gallimbeni di FIAB e coordinatore del comitato scientifico dell’Associazione Esperti Promotori della Mobilità Ciclistica EPMC, già Mobility Manager dell’Università di Verona. Il corso è invece diretto da Federico Schena, Professore in Scienze dello sport.

Un altro elemento che caratterizza e rafforza il corso è la presenza di una associazione dei diplomati, che si propone di valorizzare questa figura professionale.

Per informazioni il sito di riferimento è quello dell’Università di Verona, mentre le iscrizioni ricordiamo che si chiuderanno il 28 febbraio 2025.