di V. Parigi
Sono in uso in tutta Europa, anche alcune città italiane li hanno introdotti con un po’ di coraggio: i sensi unici eccetto bici, ovvero la possibilità che le biciclette transitino legittimamente e con apposita segnaletica in ambo i sensi di strade strade a senso unico per i veicoli a motore.
Ora questa soluzione arriva anche a Pisa, andando a svolgere il ruolo essenziale che essa ha in tutta Europa: facilitare la circolazione delle biciclette, favorendole rispetto al traffico motorizzato, soprattutto nei centri storici o in zone 30 residenziali, commericiali etc. In tal modo le bici possono seguire percorsi lineari e più brevi rispetto ad auto e moto, secondo il noto principio che “come l’acqua, ciclisti e pedoni scelgono la via più breve”: una forma di incetivazione, che premia cioè chi sceglie la bici negli spostamenti urbani, che oltretutto si realizza a costi vicino allo zero, di sola segnaletica verticale (vedi qui)
Questo successo che arriva adesso a Pisa vede un ottima convergenza fra l’associazione Fiab della città toscana e la sua Amministrazione. Esso arriva anche grazie ad un recente parere favorevole ministeriale relativo ad alcuni contesti urbani e alla segnaletica da applicare.
Fiab propugna da anni l’adeguamento della prassi e della normativa a quella europea anche in questo campo, appoggiando le Amministrazioni coraggiose che hanno fatto da apripista finora e quelle che ne seguono l’esempio trovando adesso un terreno meno accidentato e costellato di ostacoli. Questa sinergia fra la nostra federazione ed alcune istituzioni e figure politiche lungimiranti ha consentito di aprire un varco interpretativo in ambiti finora poco recettivi e chiusi in visioni ristrette con forti freni allo sviluppo della ciclabilità urbana.
La notizia, riportata anche dai media locali, ci incoraggia come Fiab per il lavoro svolto sia localmente che sul piano nazionale, e da nuovo impulso per applicare i “sensi unici eccetto bici” in modo sistematico nelle città italiane.