Non abbiamo paura, non facciamo il gioco di chi gode del nostro terrore.
Quest’anno andremo in Belgio, andremo a pedalare sulle loro magnifiche ciclabili, a visitare le meravigliose città d’arte come Gand e Bruges, a gustarci una buona birra trappista nei bistrot all’aperto e a farci un bel giro in bici per Bruxelles. Se abbiamo voglia andiamo a trovare i nostri amici dell’ECF che hanno la sede in rue Franklin, 28 e che hanno anche italiani nello staff che sta lavorando per far crescere la ciclabilità in tutta Europa.
Andare in bicicletta è un segnale di civiltà, la bici è un mezzo di pace e democratico e stavolta è anche un segnale di solidarietà concreto. Non permettiamo che il Belgio perda la fiducia in se stesso, non lasciamolo solo, andiamo a fare le nostre vacanze in bicicletta nelle Fiandre o sulle Ardenne.
La FIAB organizza un viaggio ad agosto (vedi: http://www.andiamoinbici.it/show/sogno-fiammingo-pedalando-tra-arte-birra-e-cioccolato), ma se dovete ancora decidere dove andare questa estate andate in Belgio, con la famiglia, da soli, con gli amici o con la FIAB, non importa. Noi siamo più forti perché conosciamo la differenza tra il bene e il male e la bicicletta è il bene.
Non ci fanno paura i proclami, non ci spaventano le loro facce cattive, le minacce ci fanno un baffo.
Una pedalata li seppellirà.
Michele Mutterle