Si è svolta lunedì 2 giugno 2025 la quattordicesima edizione della “Biciclettata Adriatica Marche”, organizzata dalle associazioni locali della FIAB per portare l’attenzione sull’importanza di completare le infrastrutture mancanti lungo la Ciclovia Adriatica, un percorso candidato ad entrare nella rete europea di ciclovie EuroVelo, con un nuovo itinerario che parte da Monaco (Germania) fino a Santa Maria di Leuca (Puglia).
Per sensibilizzare la cittadinanza e le amministrazioni, le associazioni FIAB locali si sono coordinate e hanno dato vita all’iniziativa di cui sono stati protagonisti tre gruppi di ciclisti partiti da differenti Comuni della regione, ovvero da Fano, Jesi e Porto Recanati, che si sono dati appuntamento ad Ancona. All’arrivo in piazza Cavour, i gruppi hanno incontrato l’Assessore al Turismo del Comune Daniele Berardinelli, invitato per sensibilizzare l’amministrazione locale sulla creazione di percorsi ciclabili urbani.

Pedalate e incontri per sensibilizzare cittadinanza e amministrazioni
Con la “Biciclettata Adriatica Marche 2025” si è pedalato da nord e da sud lungo la Ciclovia Adriatica, portando un messaggio lungo le strade e i territori attraversati. All’iniziativa hanno partecipato anche la coordinatrice regionale FIAB Agnese Lazzari, promotrice e organizzatrice dell’evento, ed il neopresidente nazionale Luigi Menna.
La presenza dell’assessore Berardinelli è stata quindi l’occasione per un confronto tra FIAB e l’amministrazione locale sulla situazione della Ciclovia Adriatica e dello stato attuale delle piste ciclabili all’interno della città di Ancona: infatti qualcosa è stato fatto, ma molto rimane da fare per consentire di allineare le Marche al livello qualitativo delle altre Regioni attraversate dalla Ciclovia.
Come ricorda Menna “il cicloturismo in Italia è un settore in crescita e registra circa 9 miliardi di euro di fatturato annuo, per cui ha un grande potenziale per l’economia locale. La presenza della Ciclovia Adriatica è strategica e rende possibile in tempi brevi l’ingresso di molti cicloturisti stranieri nel territorio delle Marche e di Ancona in particolare”.
L’incontro si è concluso con un invito, accettato dall’assessore Berardinelli, di ritrovarsi alla prossima giornata della bicicletta nel 2026 per verificare insieme i progressi fatti.
Il potenziale della Ciclovia Adriatica per il cicloturismo internazionale
Come sottolinea Lazzari, “La Ciclovia Adriatica, quando finalmente verrà completata, sarà una delle infrastrutture turistiche italiane più importanti di questo secolo, dopo la ferrovia nell’800 e l’autostrada nel ‘900. Percorrerà tutta la costa adriatica italiana costellata di incantevoli località con il vantaggio di essere affiancata, per tutto il percorso, dalla Ferrovia Adriatica, cosa che favorisce l’intermodalità treno+bici”.
In particolare FIAB segnala che la Ciclovia manca in molti tratti e che in diversi punti servono opere di raccordo tra gli spezzoni esistenti. Mancano per esempio ancora importanti infrastrutture come il ponte ciclopedonale sui fiumi Tronto, Chienti e Metauro, il collegamento da nord e da sud per Ancona.

Tutto questo impatta sulla sicurezza delle persone che si muovono a piedi o in bici, tanto che perla pedalata del 2 giugno si è dovuta richiedere la scorta della polizia locale per accedere ad Ancona da nord lungo la Flaminia. Per questo tratto serve una soluzione ciclabile alternativa alla Statale, accessibile a tutti e in sicurezza, che renda di facile accesso ai cicloturisti la città di Ancona, per poter visitare le sue tante bellezze rimanendo in sella alle proprie bici, come hanno potuto fare i partecipanti alla manifestazione, grazie ad un tour guidato offerto dal Comune.
Sarebbe un vero peccato che il capoluogo della Regione capofila per il progetto Ciclovia Adriatica e snodo di vie di comunicazione anche grazie al suo Porto e Aeroporto, rimanesse escluso dai flussi del cicloturismo, un settore in cui le Marche hanno enormi potenzialità.