Il sud che pedala passa anche dalle ciclovie delle aree interne. Nell’appennino dell’Italia meridionale tra Calabria, Basilicata e Campania Bike Link Sud è stata una mini-staffetta organizzata da FIAB nei giorni scorsi con partenza da tre punti differenti e traguardo comune al lago di Sirino, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. “Torniamo a casa con la consapevolezza che alcuni attori del territorio condividono le nostre proposte – ha spiegato Antonio Dalla Venezia, responsabile FIAB di Bicitalia -. Gli amministratori dei parchi nazionali anzitutto. Hanno una competenza molto ampia e le risorse europee da investire nella giusta direzione”.
Come sempre accade nelle iniziative della Federazione il progetto ha coinvolto gli stakeholder del territorio, a cominciare appunto dai tre parchi nazionali dell’Antica Lucania (Parchi Appennino, Cilento e Pollino). E l’obiettivo è ambizioso: connettere in ottica bike friendly oltre 500mila ettari di aree naturalistiche protette grazie alla bicicletta, alle infrastrutture e a un sistema di accoglienza adeguato.

Che cos’è Bike Link Sud: il progetto interregionale di FIAB
Bike Link Sud è un progetto prezioso per ragionare del presente e del futuro cicloturistico di una vasta area del Mezzogiorno. Non per costruire nuove infrastrutture – gli itinerari percorsi da FIAB, che collegano strade minori a bassissima frequentazione e ferrovie dismesse trasformate in ciclopiste, ci sono e funzionano – ma per mettere a terra un sistema che permetta al network di piste e tracciati di proporsi in maniera chiara – con segnaletica, mappe e indicazioni online – ai cicloturisti italiani ed europei.
“Come FIAB – ha aggiunto Dalla Venezia – proseguiamo un lavoro che abbiamo iniziato mesi fa alla fiera di Paestum Open Outdoor Experiences. Ci ha permesso di entrare in sintonia con gli enti dei Parchi”. E Bike Link Sud è stato anche un valido terreno di scambio interno tra diverse realtà FIAB, per mettere a fattore comune buone pratiche e conoscenze.
Il progetto Bike Link Sud ha visto infatti la partecipazione di FIAB Camerota, FIAB Salerno, FIAB Napoli, FIAB Caserta e FIAB Cosenza. Un’iniziativa interregionale di questo tipo è stata fondamentale per rafforzare la presenza della Federazione nel sud Italia. E per fare capire che per contrastare isolamento e spopolamento delle aree interne il cicloturismo rappresenta un volano formidabile.

Un evento per discutere di ciclovie al Sud
Le strade percorse dalle varie cordate non sono certo adatte a un cicloturismo di famiglie per via degli importanti dislivelli, ma sappiamo quanto siano variegate le utenze in questo settore. “ll sud – ha concluso Dalla Venezia – in questa area è senz’altro a vocazione cicloturistica”. Organizzata da FIAB, l’iniziativa si è chiusa al lago di Sirino con l’incontro pubblico di presentazione delle infrastrutture ciclabili e pedonali dei Parchi, dei progetti in essere e delle attività connesse al turismo sostenibile.
All’evento hanno partecipato Susanna Maggioni, vicepresidente di FIAB, le consigliere nazionali Monica Fontanive e Teresa Dandolo, e Carlo Scatozza, coordinatore regionale della Campania. Il lavoro che FIAB svolge in queste occasioni non è soltanto attraversare i territori in sella, ma incontrare gli amministratori (come è successo nella recente Bicistaffetta da Como a Lucca lungo EuroVelo 5). In queste occasioni si riescono a suggerire orizzonti che sindaci e assessori possono valorizzare. Si pensi ai grandi itinerari, alle grandi ciclovie di EuroVelo.
Tra i relatori erano presenti anche il Presidente Antonio Tisci e il Direttore Giuseppe Luzzi del Parco Nazionale Appennino Lucano, che hanno sostenuto l’iniziativa. Intervenuta anche Palmarosa Fuccella, coordinatrice dell’evento con FIAB, e consulente per la comunicazione e promozione della Ciclovia dei parchi della Calabria e di alcuni progetti in itinere in regione Basilicata. Hanno patrocinato l’evento Open Outdoor Experiences, Ciclovia Parchi Calabria, Confesercenti provinciale di Salerno, La Via Silente e Provinca di Salerno.

Cicloturisti, presenze gentili nel territorio
Uno degli interventi più importanti che riguarda in particolare il territorio lucano è il recupero della vecchia ferrovia dimenticata tra Lagonegro e Castrovillari. Infrastrutture che in questi casi impreziosiscono l’esperienza, perché permettono di pedalare nella storia.
Susanna Maggioni, vicepresidente FIAB, ha dichiarato: “Il cicloturista per sua natura è una presenza gentile e purtroppo non viene spesso percepito nel suo valore. Perché spende molto di più di chi si sposta in auto. Il cicloturismo in Europa vale di più del turismo crocieristico. E come ci insegnano gli olandesi, per ogni euro speso in ciclabilità altri otto ricadono con benefici socioeconomici sul territorio. Noi di FIAB abbiamo un progetto: far diventare la nostra comunità sempre più presente al sud”.
Carlo Scatozza, coordinatore di FIAB Campania, ha commentato: “Il meridione è tra le nuove destinazioni del cicloturismo europeo. Il lavoro che svolge FIAB è insostituibile perché nei territori siamo gli unici a fare un discorso a 360 gradi su mobilità urbana e cicloturismo con le amministrazioni. Siamo un valore importante per le città”.