Dalla tangenziale dei bambini alle Metrobotteghe. A Casalmaggiore le buone pratiche per la mobilità attiva

Dalla tangenziale dei bambini alle Metrobotteghe. A Casalmaggiore le buone pratiche per la mobilità attiva

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Ne parlano come di una piccola rivoluzione in questa città della Bassa. Perché a Casalmaggiore, 15mila abitanti in riva al Po, si è sviluppata negli ultimi anni una grande attenzione verso i temi della mobilità attiva. Tutto è cominciato con la tangenziale dei bambini, un percorso ciclabile protetto (foto in basso) che corre lungo l’argine fino alla scuola Marconi, lontano dal traffico motorizzato. Su quei pochi chilometri è stata perfino installata una segnaletica dedicata con le varie “uscite” e i relativi punti di interesse.

Il progetto è stato promosso nel 2016 dal comitato Slow Town che non si è solo occupato della sicurezza degli spostamenti per il bike to school, ma ha spinto anche per tante altre iniziative come la rete di Metrobottega, raccogliendo tutte quelle attività commerciali che sostengono una mobilità diversa per il comune in provincia di Cremona.

Dopo il comitato Slow Town è nata anche l’associazione Fiab Oglio-Po che sarà impegnata nell’organizzazione della prossima edizione di Bimbimbici a Casalmaggiore domenica 13 maggio. Secondo le prime stime sono attesi ben 200 bambini in sella alle loro bici per ripetere i successi di partecipazione delle scorse edizioni.

Modelli urbani come quello di Casalmaggiore non sono passati inosservati alla politica nazionale e al mondo che ruota attorno alla bicicletta. All’inaugurazione della tangenziale dei bambini era presente anche l’ex deputato Paolo Gandolfi, uno dei padri della legge quadro sulla mobilità ciclistica. L’European Cyclists’ Federation (foto in alto) ha inoltre promosso il progetto di Slow Town tra le buone pratiche per città più forti e più ricche grazie alla smart mobility.