Viversi la città a 30 e lode
Costruiamo a partire dalle persone
l’Italia del futuro!
Immaginate una città dove camminare, pedalare, incontrarsi è piacevole, sicuro e naturale.
Dove portare un bambino in carrozzina è una lieta passeggiata e i luoghi dove rilassarsi e poter respirare aria buona sono a pochi passi da casa.
Dove un bambino non ha bisogno di essere accompagnato a scuola perché può raggiungerla in sicurezza a piedi o in bicicletta.
Dove è possibile usare la carrozzina o una hand bike autonomamente, senza barriere.
Una città così è una città che si costruisce attorno ai veri bisogni delle persone.

Immagine di “Bologna Città 30” tratta da bolognacitta30.it

Immagine del “Bikepride Verona 2024” di Rolling Bears
Città 30 non è un semplice limite di velocità: è una scelta di civiltà, che ridisegna lo spazio urbano pensando a chi lo vive, ridistribuendo lo spazio equamente. Senza questa ridistribuzione dello spazio, la città 30 può essere un po’ più sicura, ma ancora non vivibile. Non ancora una città 30 e lode.
Città 30 è una visione sostenibile, accessibile e partecipata dell’abitare urbano che in molte città europee è già realtà.

Immagine di “Bologna Città 30” tratta da bolognacitta30.it
Vantaggi secondo la scienza e l’esperienza
Le evidenze scientifiche attuali indicano che l’introduzione dei limiti di velocità a 30 km/h nelle città può salvare oltre il 40% delle vite, con effetti positivi significativi anche su ambiente, consumi energetici e salute pubblica, tra cui la riduzione dei consumi di carburante e l’aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta.
Approfondimento scientifico: Review of City-Wide 30 km/h Speed Limit Benefits in Europe

Immagine di “Bologna Città 30” tratta da bolognacitta30.it
La velocità conta sempre
o come causa diretta, o come fattore che comunque aggrava le conseguenze delle altre violazioni (cambiano infatti molto, a seconda della velocità a cui avviene, gli effetti di un impatto tra veicoli o dell’investimento di una persona).
Leggi il Vademecum Città 30 per approfondire il tema.
Uno strumento prezioso per combattere la cattiva informazione, utile per favorire una discussione pubblica virtuosa ed a aprire tavoli di progettazione sulla sicurezza stradale, sulla qualità della mobilità urbana e dello spazio pubblico nelle città italiane.
Edoardo Galatola, esperto in materia e Responsabile della Sicurezza del Centro Studi FIAB;
Andrea Colombo, ex assessore di Bologna con Lepore e artefice della Città 30 a Bologna.

La proposta di legge della piattaforma Città 30
FIAB ha condiviso con la piattaforma Città 30 un percorso che ha portato alla presentazione di una proposta di legge nazionale “norme per lo sviluppo delle Città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati”




Immagini delle mobilitazioni “Stop al nuovo codice della strage”
Strade aperte
FIAB Italia lancia la campagna “Strade Aperte” per costruire l’Italia del futuro, a partire dalle persone.


Strade aperte sono le strade vissute da chi cammina, si muove in carrozzina, pedala e si incontra.
Strade aperte è fornire alle FIAB e amministrazioni locali strategie concrete per andare a realizzare dal basso l’Italia delle persone.
Una cassetta degli attrezzi “universale” con priorità di interventi caso per caso e utili metodologie per studiare le diverse città ed individuare le soluzioni più efficaci.
Le città italiane sono in situazioni molto diverse tra loro ma questa cassetta degli attrezzi porterebbe tutte a migliorarsi creando nelle città la città 30 dal basso, ma anche paesi più vivibili, connessioni tra paesi e città più sicure.
Strade aperte sono anche eventi di sensibilizzazione che aprono le nostre piazze e strade alle persone, dove lo spazio è condiviso equamente o totalmente restituito alle persone: sono laboratori di realizzazione della città del futuro (interventi di urbanismo tattico, itinerari a piedi e in bici, strade scolastiche….) o anche dimostrazioni per rendere più comprensibili alle persone soluzioni dentro la nostra cassetta degli attrezzi non ancora messe in atto dalle amministrazioni.