Oggi, lunedì 3 aprile, sono state consegnate le bandiere gialle per i ComuniCiclabili FIAB. Con una cerimonia virtuale, il network ha dato innanzitutto il benvenuto a 8 nuove realtà: due si trovano in Toscana: sono Borgo San Lorenzo (FI) che ha ricevuto un punteggio di 3 bike-smile su un massimo di 5 e Camaiore (LU) con 2 bike-smile. Gli altri 6 nuovi comuni fanno parte dell’Unione delle Terre d’Acqua in provincia di Bologna: Anzola dell’Emilia 2 bike-smile, Calderara di Reno 3 bike-smile, Crevalcore 3 bike-smile, Sala Bolognese 3 bike-smile, San Giovanni in Persiceto 4 bike-smile e Sant’Agata Bolognese 2 bike-smile. In totale la rete dei Comuni Ciclabili riunisce quasi 180 comuni italiani di ogni dimensione, tra cui 9 capoluoghi di regione e 26 capoluoghi di provincia. In basso trovate la mappa complessiva.
Il network cresce e migliora
Sempre oggi è stata rinnovata la bandiera a 36 degli altri 174 comuni già in rete, tra i quali 10 città capoluogo: Bolzano, Cuneo, Grosseto, Padova, Parma, Pesaro, Piacenza, Pisa, Rimini e Trento. Evidenziamo le promozioni di alcuni territori che, come è nello spirito dell’iniziativa, hanno migliorato il loro impegno e le attività messe in campo per lo sviluppo della mobilità ciclabile ottenendo per quest’anno un punteggio più alto: Misano Adriatico (RN) che passa da 3 a 4 bike-smile; Fossalta di Piave (VE) che raggiunge i 3 bike smile; e Porto San Giorgio (FM) che si aggiudica 2 bike-smile.
«FIAB ComuniCiclabili non è un premio – ha spiegato Alessandro Tursi, presidente di FIAB – ma uno strumento pensato e sviluppato per aiutare le amministrazioni a valutare, sulla base di precisi criteri, quanto il loro territorio sia realmente ‘a misura di bicicletta’ per i residenti e per i turisti, e ad accompagnarle in un percorso di costante miglioramento nel tempo. Nonostante il taglio dei finanziamenti, infatti, molti comuni continuano, con lungimiranza, a lavorare sul tema della mobilità ciclistica, ben consci del potenziale della bicicletta quale soluzione chiave per contrastare, oggi più che mai, crisi energetica e crisi climatica».
Città 30: il corso di formazione per i ComuniCiclabili
Il consueto momento formativo offerto da FIAB ai ComuniCiclabili è stato dedicato, questa volta, all’attualissimo tema delle Città 30, un modello per migliorare la sicurezza stradale nei centri urbani, ridurre i morti sulle strade e rendere le città sane e vivibili. Nell’intervento dal titolo “Città 30. Una valutazione dell’efficacia e della fattibilità”, Edoardo Galatola, del Centro Studi FIAB, ha presentato il ”Vademecum Città 30”, un documento scientifico recentemente redatto dagli esperti di FIAB e delle altre associazioni promotrici della Campagna #città30subito e messo a disposizione delle Amministrazioni pubbliche che possono scaricarlo gratuitamente a questo link.
Attraverso dati e best practice, viene indicato come la città 30 permetta di ridurre notevolmente – e in alcuni casi di azzerare – la mortalità sulle strade e di riequilibrare lo spazio urbano allocato alle diverse modalità di spostamento delle persone, migliorando la sicurezza sulle strade e la qualità della mobilità urbana.
Si tratta di un cambiamento possibile e auspicabile come dimostrano, anche nel nostro Paese, le città che hanno già intrapreso questo percorso da Cesena a Olbia, da Bologna a Milano. Qualche giorno fa, inoltre, i 7 comuni della ATS Città della Costa in provincia di Teramo (tutti già ComuniCiclabili di FIAB) hanno annunciato, insieme ad Assoturismo-Confesercenti Abruzzo e a FIAB, la nascita della Città30 più lunga d’Italia che, a partire dall’estate, si estenderà per 45 km lungo il litorale teramano a est della Statale Adriatica fino al mare.
L’edizione 2023 di FIAB-ComuniCiclabili, che si concluderà il prossimo luglio, è patrocinata da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ECF-European Cyclists’ Federation, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione dei Comuni Virtuosi, ALI-Autonomie Locali Italiane, Città in Bici, Centro Ricerca per il Trasporto e la Logistica de la Sapienza, World Cycling Alliance e WWF.