Conferenza Stampa dell’Osservatorio Utenze Deboli a Milano
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Alla Conferenza stampa dell’Osservatorio Utenze Deboli a Milano interviene Edoardo Galatola, presidente del CT OUD, ma anche responsabile sicurezza FIAB e membro del Comitato scientifico degli Stati Generali di RE. E ricorda che agli Stati generali del 5 e 6 ottobre a Reggio Emilia sono stati individuati alcuni punti fermi irrinunciabili per la riorganizzazione dei nostri centri urbani e della mobilità in generale. La necessità di moderazione del traffico, in primis attraverso zone 30 diffuse.

 

Il 15 ottobre 2012 presso il Palazzo Isimbardi – Sala Giunta – corso Monforte 35, Milano si è tenuta una conferenza stampa su “Indagine 2011 sull’incidentalità a Milano e nella Provincia con particolare riferimento alle utenze deboli: pedoni, cicli, motocicli”

 

L’indagine dell’OUD (Osservatorio Utenze Deboli) – alla sua terza edizione – ha presentato i dati aggiornati al 2011 sugli incidenti stradali a Milano e Provincia, ponendo particolare attenzione alle situazioni che vedono coinvolti pedoni, ciclisti e motociclisti, quel comparto che viene comunemente definito “utenze deboli della strada”.

 

In anteprima sulla pubblicazione del Rapporto complessivo, la conferenza stampa ha presentato i dati più recenti del 2011, anche con una comparazione molto interessante fra i dati più significativi degli ultimi 9 anni che riguardano il capoluogo (Comune di Milano) ed il resto della provincia: tendenze, variabili, differenze strutturali e cause.

 

Sono intervenuti illustrando l’Indagine e commentandola:
Antonio Pinna Berchet, Presidente Osservatorio Utenze Deboli
Edoardo Galatola, Presidente Comitato Tecnico Osservatorio Utenze Deboli
Giovanni De Nicola, Assessore alle Infrastrutture Provincia di Milano
Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità Comune di Milano

 

Dopo una breve introduzione dell’assessore De Nicola, il dott. Pinna Berchet ha illustrato i dati forniti dalla Provincia di Milano relativi agli incidenti 2011 e li ha confrontati con quelli degli anni precedenti. In particolare, chiusa la parentesi negativa del 2010, anno nel quale, sia nel Comune di Milano che nella Provincia, era stata registrata una inversione di tendenza per quanto riguarda il numero dei morti con un leggero incremento degli stessi rispetto al positivo trend fatto riscontrare negli otto anni precedenti, il 2011 presenta un deciso, positivo, andamento con percentuali di riduzione a due cifre sia di morti che dei feriti.
Come di consueto, tuttavia, tale miglioramento riguarda nel Comune di Milano prevalentemente gli automobilisti con una riduzione delle vittime del 20%, laddove per le utenze deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) tale riduzione si è attestata al 9%.
Ciò fa sì che il numero di vittime della strada nel Comune di Milano sia rappresentato per 2/3 dalle utenze deboli e solo per 1/3 dagli automobilisti.
Se non si interviene con provvedimenti drastici e mirati a favore delle utenze deboli tale divario è destinato ad aumentare e diviene utopistico pensare di poter raggiungere il target fissato dall’Unione Europea nel piano 2011 – 2020, di riduzione del 50% delle vittime della strada.
Diversa è la situazione dell’incidentalità nella Provincia di Milano (escluso il Comune), dove oltre ad una riduzione del 26% delle vittime automobilistiche nel 2011, è stata registrata una riduzione del 46% delle morti tra le utenze deboli, con una diminuzione di ben il 64% di morti in motocicletta, confermando il positivo trend già registrato nel 2010 (in soli due anni i morti in motocicletta nella Provincia di Milano sono passati da 34 a 9)!
Per quanto riguarda i ciclisti la fascia di età più delicata è quella tra i 27 e i 50 anni tra i feriti e di oltre i 65 anni tra le vittime. A Milano il 48% dei ciclisti si procura l’incidente da solo (in Provincia solo il 17%) a conferma di come la realtà viabilistica nella metropoli milanese sia meno favorevole all’utilizzo delle biciclette. Il maggior numero degli incidenti avviene in tratti stradali rettilinei (60%) o in intersezioni con vigile o semaforo (32%). In Provincia si segnala l’elevata pericolosità degli incroci non regolamentati e delle rotatorie (38% degli incidenti).

 

A valle dell’intervento di Pinna Berchet l’assessore Maran è intervenuto ritenendo molto positiva la riduzione registrata, anche a fronte degli interventi messi in atto tra cui spicca l’area C. Ha quindi ricordato gli stanziamenti effettuati i cui effetti saranno verificabili nei prossimi anni, pari a 8 milioni di euro per ciclabili (Duomo-Monforte, Duomo-Sempione e Duomo-Porta Nuova) nel 2011, 15 milioni di euro nel 2012 per ciclabili e 3 milioni di euro nel 2012 per zone 30. L’assessore De Nicola ha quindi riferito della ciclabile Milano-Fiera-Expo finanziata da TEM e Brebemi e ha detto che alzerà i limiti di velocità sulla Milano-Meda.

 

Richiesto di intervenire Edoardo Galatola, presidente del CT OUD, ma anche responsabile sicurezza FIAB e membro del Comitato scientifico degli Stati Generali di RE, ha ricordato che agli SG il 5 e 6 ottobre sono stati individuati alcuni punti fermi irrinunciabili per la riorganizzazione dei nostri centri urbani e della mobilità in generale. Tra questi l’esigenza di misurare ed avere dati sia sulla incidentalità che sulla mobilità. Avere dati come quelli dell’incidentalità analizzati permette di individuare i trend, l’efficacia delle misure intraprese ed gli eventuali necessari correttivi. In questo senso Milano ha fatto un passo avanti rispetto ad altre città (mentre sui dati della mobilità la situazione è ancora carente).
Un secondo punto fermo è la necessità di moderazione del traffico, in primis attraverso zone 30 diffuse. Anche da questo punto di vista l’introduzione dell’area C porta risultati e miglioramenti già tangibili ad un solo anno di distanza. Anche da questo punto di vista la situazione a Milano è migliorata rispetto al resto d’Italia nei confronti dell’utenza debole.
Una terza osservazione riguarda il fatto che la riduzione dell’incidentalità all’utenza debole avviene con l’incremento delle persone che riducono l’uso della macchina, a dimostrazione che la sicurezza collettiva aumenta all’aumentare dei ciclisti e non viceversa come da qualcuno paventato. Infine un’osservazione sul dato degli incidenti da solo a Milano che comprendono anche quelli in cui il ciclista va a sbattere contro una portiera aperta o comunque per colpa di altri anche se non direttamente investito.

 

A seguito poi di alcune domande di giornalisti che chiedevano della pericolosità della bicicletta, Galatola è nuovamente intervenuto ricordando come andare in bici e andare a piedi non è assolutamente pericoloso, è pericoloso il traffico e gli interventi di moderazione servono proprio a questo.

 

ALLEGATI:

OUD – Indagine sull’incidentalità 2011 – Comune di Milano e Provincia di Milano

3° Indagine sull’incidentalità Osservatorio Utenze Deboli della Strada – Sintesi dei dati

Presentazione della 3° Indagine sull’incidentalità. “Strade, incidenti, proposte: la Milano metropolitana”