“Queste cose succedono perché FIAB è sul territorio”. Antonio Dalla Venezia, referente della rete Bicitalia, ha parlato degli importanti passi avanti fatti in Italia su ciclovie e cicloturismo. L’argomento è stato affrontato da molti relatori intervenuti al primo giorno della Conferenza Nazionale dei Presidenti FIAB cominciata oggi a Cremona, dove la tre giorni è stata inaugurata dal seminario Un’unica strada: dal cicloturismo alla città che cambia. “Il nostro lavoro in futuro sarà sempre di più quello di ricucire – ha aggiunto Dalla Venezia -. Quando vi dicono che non ci sono i soldi non credeteci. Ci sono linee di finanziamento: il fondo sviluppo e coesione è centrale”.

La Conferenza Nazionale dei Presidenti FIAB: la partenza in universitÃ
La prima giornata della Conferenza dei Presidenti FIAB a Cremona si è tenuta nella nuova sede del Politecnico di Milano. Scelta che ha permesso anche di ragionare di come le città – asset centrali quando si parla di cicloturismo – stanno cambiando grazie a importanti poli universitari, vissuti da moltissimi giovani.
A livello di utilizzo della bicicletta le matricole del Politecnico – decine di migliaia di studenti – raggiungono una quota modale del 16% come ha spiegato Eleonora Perotto, Mobility Manager e Capo Servizio Sostenibilità Ambientale di Ateneo. “Noi agiamo su quattro pilastri: convenzioni, interventi infrastrutturali, sensibilizzazione e attività di networking”.
Luigi Menna, presidente FIAB, ha dato poi il benvenuto a tutti i presidenti delle associazioni riunitisi a Cremona: ” La Conferenza Nazionale dei Presidenti è il momento di confronto tra FIAB nazionale e tutte le associazioni locali. Si tratta di un passaggio fondamentale della vita della nostra federazione. Ed è bene che lo ricordiamo: ci deve sempre essere un momento di confronto”.

Luca Burgazzi, assessore al turismo di Cremona, ha aggiunto: “L’attivismo di FIAB, che ci ha spinto anche a cambiare scelte come amministrazione, ha spinto la città a prendere determinate decisioni. Il cicloturismo si porta dietro un’idea di turismo diverso, perché è un turismo che fa bene”.

EuroVelo: un patrimonio da valorizzare
Il seminario tenutosi oggi a Cremona si è concentrato sul patrimonio e sull’offerta crescente della rete EuroVelo. Dal 2011 la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è stata referente in Italia e poi dal 2024 è diventata Centro di Coordinamento EuroVelo nazionale, entrando a pieno titolo nel network NECCs (National EuroVelo Coordination Centres). L’Italia, guardano al sito di EuroVelo, è la seconda nazione più cercata sul portale visitato da oltre 1 milione di utenti l’anno.

Lanciata più di 25 anni fa dall’European Cyclist’ Federation, la rete EuroVelo è stata voluta per dare una mappa alla mobilità attiva e al cicloturismo in Europa. Complessivamente sono 17 le ciclovie a lunga percorrenza che attraversano 42 Paesi in tutto il Vecchio continente. Lungo l’Italia sono quattro: la Via Romea Francigena (EV-5), la Ciclovia del Sole (EV-7), la Ciclovia del Mediterraneo (EV-8) e la Baltic-Adriatic (EV-9).
Spesso, come ha sottolineato la vicepresidente FIAB Susanna Maggioni, referente dell’area cicloturismo, per monitorare il settore e le sue evoluzioni mancano però le informazioni. “Il problema è che non c’è una dashboard nazionale che ci permetta di raccogliere i dati sull’impatto economico in modo organizzato, coerente e autorevole”.

EuroVelo è progetto importante che tuttavia in Italia necessita ancora di investimenti sulle infrastrutture perché la mappa non resti soltanto su carta. Se infatti in Germania, Francia e Spagna il completamento della rete è almeno al 90%, dunque in buona sostanza ultimata e a disposizione dei cicloturisti, in Italia è al 36% stando ai report del 2024. “Nel prossimo report la nostra percentuale sarà sicuramente più alta – ha puntalizzato Alessandra Tormene, consigliera nazionale FIAB e referente EuroVelo -. Analizzare la mobilità con i numeri ci permette di fornire informazioni che cambiano le decisioni prese dalle città ”. Nei prossimi mesi uscirà il sito rinnovato di Bicitalia così come un nuovo portale di Albergabici, al servizio dei cicloturisti.
