La figura del mobility manager, recentemente rilanciata dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 12 maggio 2021, assume ancora più importanza alla luce dell’articolo 51 del cosidetto “Decreto Sostegni-bis”, il Decreto Legge 25 maggio 2021, n.73, che, al fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché di realizzare un piu’ idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, istituisce, presso il Ministero delle infrastrutture e la mobilità sostenibili un fondo con una dotazione di euro 50 milioni per l’anno 2021 destinato all’erogazione di contributi in favore:
a) delle imprese e delle pubbliche amministrazioni che provvedano, previa nomina del mobility manager, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale che possa contribuire alla realizzazione delle finalità espresse nel Decreto; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilita’ sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – lavoro adottati entro il termine del 31 agosto 2021;
b) degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni, che possa contribuire alla realizzazione delle finalità del Decreto; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilita’ sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – scuola – casa adottati entro il termine del 31 agosto 2021.
Con successivo decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, da adottarsi entro il 24 luglio, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, della transizione ecologica e dell’istruzione e previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, saranno stabiliti i criteri e le modalità per il riconoscimento dei contributi di cui sopra, per il tramite degli enti locali, indicati nel medesimo decreto, nel cui territorio sono ubicati i soggetti beneficiari.
Una ulteriore opportunità per la mobilità sostenibile e per promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’automobile privata.
Peccato che, per i mobility manager scolastici, individuati dalla Legge 28 dicembre 2015 n. 221, si sia ancora in attesa delle linee guida, che dovevano essere emanate entro marzo 2016, e che per il piano degli spostamenti casa-lavoro il nuovo decreto del 12 maggio 2021 preveda, proprio per fine agosto, l’uscita di «Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)», termine che, se sarà rispettato, renderà disponibili tali linee guida proprio in concomitanza con la scadenza della redazione dei piani.
Tra l’altro la normativa vigente dispone che i Piani degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), debbano essere approvati entro il 31 dicembre di ogni anno e, chi si trova ad affrontare la materia del mobility management, sa che il piano è frutto di un lungo lavoro di raccolta dati e condivisione, senza il quale perde molta della sua efficacia.
Da ultimo va sottolineato che tutte le norme relative alla figura del mobility manager sottolineano, per gli enti ed organismi pubblici, la totale gratuità dell’incarico e l’assenza di costi per le strutture, come se formare un professionista e dotarlo degli strumenti necessari per il suo compito fosse cosa di poco conto.
Quindi, bene i finanziamenti per azioni di mobility management ma occorre dare forza al ruolo di manager della mobilità, anche a livello contrattuale, ed economico, perchè occorrono persone preparate e dotate di strumenti idonei, altrimenti si rischia di identificare solo figure di facciata, poco efficaci e poco motivate.