Elezioni e ciclabilità. Primi risultati delle nostre proposte. E dopo vigileremo!
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Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) – Coordinamento del Veneto

COMUNICATO STAMPA

 

In vista delle elezioni regionali del 2015, la FIAB-Veneto ha elaborato sin da marzo il Documento di Programma “Cosa può fare la Regione Veneto per la Bici” nel quale, dopo un’attenta analisi della situazione attuale, si fa una serie di puntuali proposte di interventi che la Regione dovrebbe porre in essere per favorire ed incentivare la mobilità ciclistica.

 

Tra le proposte si evidenzia la necessità di una Legge regionale per la mobilità ciclistica e specialmente di un Ufficio Regionale per la mobilità ciclistica con funzioni di coordinamento, entrambi elementi che riteniamo decisivi per una nuova e più incisiva politica per la mobilità sostenibile e che si sommano a tante altre proposte, come quella di attivare una dotazione finanziaria programmata pluriennale.

 

 

Fiab-Veneto è consapevole che nella nostra regione è stato fatto molto sul piano del cicloturismo, ma molto rimane da fare specialmente pensando alla mobilità urbana e semi-urbana, vero possibile punto di svolta per una mobilità quotidiana casa-scuola-lavoro che esca dalla logica e dall’incubo della mobilità motorizzata come unica non-scelta, con relativi alti costi in termini di spesa e di inquinamento. Anche in tale contesto la Regione può fare molto, per esempio incentivando e finanziando l’azione dei Comuni a favore della mobilità ciclo-pedonale e gli interventi di moderazione del traffico.

 

Dunque nella mobilità urbana bisogna agire con maggior decisione per costruire o completare reti ciclabili caratterizzate dalla continuità e dalla sicurezza, avendo come modello l’esperienza dei Paesi europei più avanzati (non solo piste ciclabili, ma molto altro, compresa la moderazione del traffico); mentre sul piano del cicloturismo va completata la rete finora costruita mettendo in collegamento i vari tratti, va assicurata la loro regolare manutenzione e si deve favorire l’intermodalità treno-bici.

 

Il Documento di programma che FIAB-Veneto ha scritto è stato presentato alle forze politiche in vista delle elezioni: nel generale favore che abbiamo riscontrato presso forze sia di maggioranza che di opposizione, subito abbiamo visto i primi risultati.
Su iniziativa del consigliere Toscani un emendamento al Bilancio regionale ha prontamente istituito l’ “Ufficio regionale mobilità ciclistica di area vasta”; inoltre la giunta regionale ha stanziato27 milioni di euro per il completamento delle piste ciclabili lungo i grandi assi di scorrimento del Veneto: si tratta di 308 km piste protette.

 

Dunque qualcosa si muove. Ne è un esempio anche la Lunga Via della Dolomiti che collega Dobbiaco a Belluno e che, sostenuta da anni dalla FIAB, è stata praticamente completata di recente ed inaugurata nel tratto Termine di Cadore – Castellavazzo il 23 maggio scorso nell’ambito di una Manifestazione regionale FIAB: ora l’intero percorso è pedalabile in sostanziale sicurezza, salvo brevi tratti nel comune di Cortina. Il 24 maggio la manifestazione si è spostata nel tratto Belluno-Feltre per sollecitarne il completamento.

In entrambe le giornate da sottolineare la grande accoglienza riservata ai cicloturisti della Fiab da parte degli amministratori dei Comuni attraversati, interessati a valorizzare quanto realizzato o, nel caso del tratto Belluno-Feltre, convinti della necesstità di mettere in sicurezza i tratti ancora mancanti.

 

Ricordiamo che nel Veneto tante sono le cose ancora irrisolte, come la ciclabile Venezia-Mestre, che simbolicamente sembra unire la ciclabilità nei suoi due aspetti della quotidianità e del turismo ma che è ancora in alto mare, o la ciclovia del Sile tuttora da completare e per giunta talvolta interrotta per manutenzione nei tratti esistenti, così come la già citata ciclovia Belluno-Feltre, ideale completamento della Lunga via della Dolomiti.

 

Adesso ci sono le elezioni; vigileremo affinché anche dopo le elezioni le promesse vengano mantenute trasformandosi in realtà permanente. E insisteremo.

 

Stefano Gerosa e Stefano Fumarola (Ufficio stampa FIAB-Veneto)