FIAB è Centro Nazionale di Coordinamento Eurovelo, ma qualcuno se lo dimentica
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Negli ultimi tempi si stanno susseguendo numerose iniziative che hanno come minimo comune denominatore le ciclovie italiane ricadenti nell’ambito del più ampio progetto europeo denominato EuroVelo, la rete ciclabile europea ideata da ECF (European Cyclists’ Federation) quale unica titolare  e proponente dello stesso progetto EuroVelo.

 

Alcune di queste vedono protagonista la FIAB, pensiamo, a titolo di esempio, alle recenti edizioni della Bicistaffetta o al lavoro svolto per conto della Regione sulla mappatura della Francigena in Toscana, in altre, invece, il nostro ruolo è del tutto sfumato, quasi di contorno e nei casi più estremi completamente assente.

 

Intendiamoci, il fatto che vi sia un discreto protagonismo su questi temi non può che farci piacere, la costruzione della rete europea e, di conseguenza, di quella italiana è uno dei nostri obiettivi statutari, tuttavia non possiamo non sottolineare che la FIAB ha contribuito alla stesura del Piano sin dalla nascita  e che i 5.000 km di tracciati EuroVelo in Italia sono stati individuati, descritti e portati in dote all’ECF proprio dalla nostra federazione.

E’ certamente vero che tutti gli attori in campo, siano essi amministrazioni pubbliche, singoli professionisti o altri soggetti collettivi, hanno a cuore l’obiettivo finale, quello che ci sorprende è che tutti questi possano pensare che tale obiettivo si possa raggiungere a prescindere dalla più grande organizzazione italiana che si occupa da sempre di questi temi o peggio, escludendola coscientemente.

 

Eppure la FIAB è dal 2011, in forza di un Partnership Agreement con  ECF, soggetto titolare del Centro di Coordinamento Nazionale per EuroVelo in Italia e Claudio Pedroni il coordinatore ufficiale di tale organismo.

 

Quindi la Ciclovia Francigena, la Ciclopista del Sole e la Ciclovia del Po e delle Lagune, i tre grandi itinerari EuroVelo in Italia,  sono inequivocabilmente sotto tutela della FIAB, tutela che viene sostanziata sia con azioni e iniziative a scala locale sia con attività di livello nazionale, tutela che significa anche che qualsiasi intervento su questi itinerari deve trovare giusta condivisione nella federazione.

 

I tre itinerari succitati trovano infatti collocazione nel portale Bicitalia.it con una precisa descrizione dello stato dell’arte, con il monitoraggio periodico dei tracciati, con mappatura e restituzione delle tracce in gpx e altri formati.

Gli stessi percorsi inoltre  si riferiscono a standard ciclistici e infrastrutturali, a percorsi effettivi sul territorio, cartografia e guidistica ove disponibili, segnaletica, e altri parametri che non hanno infiniti gradi di libertà  e che, pur non essendo “scolpiti nella roccia”, sarebbe opportuno  confrontare con FIAB in caso di deliberazioni, progettazioni e ogni altra iniziativa riguardante i percorsi EuroVelo.

Nello stesso spirito FIAB è a completa disposizione per discutere ed accogliere, se del caso, osservazioni, richiese di modifica di tracciati, bozzetti di segnaletica e ogni altra iniziativa finalizzata a migliorare e a rendere affettiva l’implementazione  sul territorio delle ciclovie di EuroVelo e di Bicitalia.

Inoltre, in assenza di protagonismo istituzionale, la FIAB ha già iniziato a segnalare tali itinerari con adesivi auto finanziati con i loghi ufficiali dei percorsi.

 

Per evitare ulteriori equivoci infine sarà nostra cura informare tutti i nostri possibili interlocutori del nostro ruolo e del nostro know how rilanciando la nostra disponibilità a collaborare con istituzioni e privati per il raggiungimento in tempi certi dell’obiettivo finale secondo la filosofia con la quale è nato il progetto.