20.12.2012. Secondo i Maya domani, il 21 dicembre 2012, finisce il mondo. La domanda che tutti noi ci poniamo è …. e se invece fosse l’inizio di un nuovo CICLO? Istruzioni per una fine del mondo sostenibile.
I nostri soci sono preoccupati e vivrebbero la Fine del Mondo con particolare disappunto: “… ma come, proprio adesso che la bicicletta sta diventando di moda…”.
Sbagliano. La fine del mondo ci sarà, però noi ciclisti riusciremo a trasformarla in una catastrofe sostenibile.
Per una seria ed approfondita analisi del “fenomeno”, abbiamo chiesto innanzitutto ad Edoardo Galatola, noto per il suo approccio “scientifico” ai problemi, un’opinione sulla previsione dei Maya.
Per questa ragione, nella loro antica saggezza hanno stabilito un limite: al massimo 5125 anni e poi basta. Il nuovo ciclo, indicato nei testi sacri come ciclo della vita, Bio-ciclo, spesso abbreviato in Bi-ciclo, ha il suo simbolo in Tonatiuh, Dio del Sole che percorre finalmente affrancato su due ruote Ilhuicatl, la volta celeste.
È ovvio che sono tutte credenze alla Giacobbo, ma non vorrei proprio essere nei panni di chi non va in bicicletta, per lo meno nei prossimi 5125 anni!
Edoardo
La nostra inviata speciale Giulietta Pagliaccio, di fronte all’annuncio del nuovo Bi-ciclo, ha subito approfondito le reazioni degli automobilisti nostrani, e mobilitato i ciclisti per salvare preziose vite umane.
I volontari in bicicletta non perdono le speranze e si registra qualche piccolo segnale di successo: qualcuno giura di aver sentito numerosi aderenti della FIAMS dichiarare che in fondo ANCHE SENZ’AUTO NON SARA’ MICA LA FINE DEL MONDO“
Giulietta
Domani qualcuno annuncerà che il petrolio è finito e va bè … “chi avuto ha avuto, chi ha dato ha dato”. Non ci resta che trovarci tutti insieme in bicicletta e, qualunque cosa accada, brindare “ad una fine del mondo sostenibile” come domani farà FIAB di Verona.