Gli inglesi e l’automobile: siamo ai titoli di coda?

Gli inglesi e l’automobile: siamo ai titoli di coda?

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Gli inglesi si sono disamorati dell’automobile? E’ questo l’interrogativo che da settimane si stanno ponendo alcuni tra i più autorevoli media inglesi, dal Times all’Economist, dalla BBC alla prestigiosa rivista di divulgazione scientifica Scientific American, pubblicata dal gruppo editoriale Nature Publishing. Dopo l’annuncio del programma della BBC, “La guerra sulle strade della Gran Bretagna“, in onda il prossimo 5 dicembre in prima serata, l’emittente con sede a Londra trasmetterà stasera “Inside Out“, un documentario sull’attuale (e complicato) rapporto tra gli inglesi e l’automobile, per molti giunto ormai ai titoli di coda.

Secondo il reporter della BBC Richard Westcott, a tale tendenza, ovvero al cambiamento di abitudini negli spostamenti da parte degli inglesi, dovrebbero corrispondere nuove politiche per la mobilità: le spese per superstrade a più corsie ed altre infrastrutture di questo genere, ad esempio, potrebbero essere ridotte, perché c’è un evidente calo della domanda. Per riassumere la situazione in una parola, anzi due, Richard Westcott sta parlando del Peak Car, teoria secondo cui la distanza pro-capite coperta da ogni cittadino degli otto tra i più sviluppati stati del mondo, con l’auto privata, tenderà progressivamente a diminuire, ed in parte è quello che sta già accadendo. Come terrà a specificare stasera il programma della BBC, le cause del Peak Car non risiedono nella crisi economica, piuttosto in altri fattori, sociologici e demografici su tutti.

A dare manforte alla tesi della BBC ci sono i dati raccolti da un gruppo di studio rappresentato dal professor Peter Jones dell’University College di Londra, e da Phil Goodwin, professore di politica dei trasporti presso l’Università del West of England, esperto di mobilità ed incaricato di redigere il rapporto dell’inchiesta parlamentare sulla bicicletta, previsto per aprile 2013. Pensare le città per le persone e non per le automobili, progettare marciapiedi e spazi pedonali e ciclabili seguendo il modello olandese, sono questi i temi centrali di un nuovo pensiero che in Gran Bretagna è sempre più difficile ormai inquadrare nella sola campagna del Times Cities fit for cycling, vista l’attenzione che gli stanno dedicando molti media britannici.

Non tutti però sono dello stesso avviso, tra loro, evidentemente c’era da aspettarselo, figura ad esempio la RAC Foundation (The Royal Automobile Club Foundation for Motoring), organizzazione di difesa del mercato automobilistico che, attraverso le parole del suo direttore Stephen Glaister, ha sollevato più di un dubbio sulla fondatezza dei dati rivelati dalla BBC che dimostrerebbero le prime avvisaglie del Peak Car. Il documentario Inside Out, condotto da Richard Westcott e in onda stasera alle 19:30, tenterà di portare avanti il dibattito e descrivere se, e in quale modo, il cambiamento delle abitudini negli spostamenti si stia manifestando in aree circoscritte della Gran Bretagna.