Happy Bike. Pedalando verso la felicità
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La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto. È molto di più. È la possibilità di rendere la città più umana e più bella. Una città che promuove la bicicletta è una città felice. Questo è l’incipit del libro di Alfredo Bellini dedicato al mondo della bicicletta, visto in tutti i suoi aspetti, e di come può rivoluzionare la nostra vita e non solo i problemi di mobilità delle nostre città.

 

Happy Bike, Pedalando verso la felicità, ed. Marotta&Cafiero, 2014 è un viaggio esplorativo sull’utilizzo della bicicletta come possibile soluzione ai problemi della mobilità urbana. L’originalità del libro è nel suo approccio metodologico: la linea narrativa è incentrata sul rapporto bicicletta e felicità, a livello individuale e collettivo, e offre al lettore una panoramica a 360 gradi sul mondo delle due ruote.

 

Può essere la bicicletta uno strumento di cambiamento interiore e felicità? Perché è più conveniente investire risorse pubbliche in politiche di mobilità ciclistica? È possibile cambiare le nostre città, una bici alla volta? A queste ed altre domande cerca di rispondere il libro.

 

È un libro suggestivo che non parla solo di biciclette ma soprattutto del rapporto persona-città e pone una serie di riflessioni sulla necessità di riconsiderare le strade urbane come luoghi di aggregazione, in cui potersi muovere con facilità e sicurezza. È un testo che guarda al futuro con ottimismo perché attraverso l’uso della bicicletta, le città possono tornare ad essere luoghi in cui poter vivere bene ed essere felici.

 

Il libro è diviso idealmente in tre parti.

La prima analizza la situazione attuale della mobilità in Italia e nel mondo, ponendo l’accento sulle conseguenze del modello urbano auto centrico, con alcune considerazioni sui meccanismi psicologici che generano le abitudini di spostamento e sulle sfide per il cambiamento a cui sono chiamate le città del futuro.

La seconda parte illustra le ragioni che portano a considerare la bicicletta come strumento di felicità e trasformazione urbana, evidenziando le possibili interazioni tra l’uso della bicicletta in città e vari aspetti come la salute, l’economia, l’autonomia, la sicurezza.

La terza parte si concentra sull’importanza dell’uso della bicicletta come strumento di cambiamento interiore. Particolare attenzione è data alla lentezza come stile di vita che si contrappone alla vita frenetica di tutti i giorni e al legame profondo esistente tra bicicletta e Natura, a cui fanno da cornice alcune meditazioni ed esercizi di rilassamento.

 

Il libro si conclude con alcuni suggerimenti alle amministrazioni locali sulle possibili azioni da intraprendere nel breve e medio periodo, mentre in appendice sono elencate le strategie di sopravvivenza per pedalare in sicurezza e delle riflessioni finali sul futuro della mobilità urbana.

 

Biografia dell’autore

Alfredo Bellini, classe 1973, laurea in Economia e Commercio, master e specializzazione nei trasporti, si occupa da oltre dieci anni di politiche di mobilità urbana e ciclistica. Dal 2006 utilizza quotidianamente la bicicletta per muoversi nella sua città, Napoli. L’amore per la bici e la meditazione si incontrano nel 2011 quando fonda il magazine “BiciZen.it”, tra i blog di biciclette più influenti in Italia secondo la classifica de “Il Sole 24Ore”.

Nel 2012 contribuisce a lanciare il movimento “Salvaiciclisti”, la campagna nazionale che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, diventando il referente per la città di Napoli. È autore di alcune pubblicazioni e collabora con la rivista “AAM Terra Nuova”, scrivendo articoli ed approfondimenti sulle tematiche ambientali.

Cura per “Terra Nuova Edizioni” la BiciAgenda 2013 e, sempre nel 2013, scrive le copertine per la guida Napoli Loves Bike, casa editrice L’Isola dei Ragazzi. Per il Comune di Napoli organizza la prima edizione di Cyclopride. Dal 2012 partecipa come relatore a numerosi convegni e seminari.

La sua frase guida è “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.