Marco Simoncelli a chi gli chiedeva se non aveva paura di un incidente lui rispondeva: Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera.
di Michele Mutterle
In un grande supermercato ad ottobre ho visto la pubblicità dell’ultimo libro su di lui, nuovo “eroe” dei ragazzi in cui la frase era stata modificata in modo ancora più agghiacciante e penzolava in formato cubitale appesa al soffitto:
Si vive di più andando cinque minuti al massimo, di quanto non faccia certa gente in una vita intera.
Questa frase avulsa dal contesto è stata utilizzata anche in molti siti e blog dedicata ai più giovani (vedi ad es: http://genova.mentelocale.it/49218-genova-marco-simoncelli-libro-ufficiale-nostro-sic/). Pensate l’effetto che può fare a dei ragazzi una frase come questa tolta dal contesto di una gara motociclistica in cui i piloti corrono consapevolmente il rischio.
Io mi sono sentito offeso e colpito pensando alle famiglie che perdono il loro caro perchè un idiota credeva di vivere di più “andando al massimo!”. In questo caso non si tratta di un incidente, ma di una consapevole scelta di correre il rischio, …degli altri!
Credo sia giusto istituire il reato di omicidio stradale. In questo caso conosciamo anche i mandanti!
Michele Mutterle |
A ruotalibera. Opinioni e commenti
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