Italia in Bici
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Se ve lo siete perso potete vedere qui il Convegno che si è tenuto il 25/2 alla Camera

 

 

Segue Comunicato che riceviamo dagli organizzatori (programma ed considerazioni programmatiche “Verso il primo piano nazionale per favorire l’uso della bicicletta in Italia”)

 

 

Le iniziative del Parlamento e del Governo a favore della mobilità ciclistica

 

Camera dei Deputati, giovedì 25 Febbraio, Sala della Regina, ore 15.00

 

organizzato da Intergruppo parlamentare Mobilità Nuova/mobilità Ciclistica e dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

 

Presiede: Paolo Gandolfi deputato e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare mobilità ciclistica

 

 

Interventi di:

Graziano Del Rio

Silvia Velo

Michele Meta

Ermete Realacci

 

Giulietta Pagliaccio Presidente Fiab

Anna Donati Comodo

Sandro Calmanti #Salvaiciclisti

Claudio Lubatti Anci

Alberto Fiorillo Legambiente

 

Progetti

La ciclovia del Sole: Alessandro Del Piano Coordinamento Ciclovia del sole

Vento: Paolo Pilieri Politecnico di Milano

Ciclovia Acquedotto Pugiese: Cosimo Chiffi Coordinamento dal basso Ciclovia acquedotto Pugliese

Grab Roma: Anna Di Paolo Coordinamento VeloLove, Legambiente, TCI, Parco Regionale dell’Appia Antica, Vivilitalia, RomaNatura

Velostazione Dinamo: Simona Larghetti

 

Interventi parlamentari intergruppo

 

La Legge di Stabilità prevede 91 milioni di Euro per la ciclabilità, finalizzati a realizzare le ciclovie turistiche nazionali, tra cui la Ciclovia del Sole, Vento, Grab e la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, oltre che le velostazioni nelle stazioni ferroviarie per favorire l’interscambio bici+treno e i progetti di moderazione del traffico nelle città. Il Collegato Ambientale prevede 35 milioni di Euro per la mobilità casa lavoro e casa scuola e introduce finalmente la copertura assicurativa Inail anche per chi usa la bicicletta per recarsi al lavoro. In parlamento si stanno discutendo importanti leggi tra cui la riforma del Codice della Strada, fondamentale per migliorare la sicurezza dei ciclisti, la legge quadro sulla Mobilità Ciclistica e la legge sul turismo dolce.

Un quadro di iniziative inedito per l’Italia.

Ne discutono: Graziano Delrio, Ministro infrastrutture e trasporti; Silvia Velo, Sottosegretaria all’ambiente; Michele Meta, Presidente Commissione Trasporti Camera dei Deputati; Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati; i deputati e senatori dell’Intergruppo parlamentare mobilità nuova/mobilità ciclistica; i rappresentanti delle associazioni, Giulietta Pagliaccio di Fiab, Alberto Fiorillo di Legambiente, Sandro Calmanti di Salvaiciclisti, Claudio Lubatti per Anci, Anna Donati di Comodo.

Verranno presentati i progetti delle quattro ciclovie turistiche inserite nella legge di stabilità, la Ciclovia del Sole, Vento, Grab e la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Inoltre sarà l’occasione per conoscere le buone pratiche promosse nelle città italiane per le soluzioni innovative che si vogliono introdurre in tutta Italia, come le velostazioni, i progetti Bike to Work e Bicibus e altri.

 

 

Verso il primo piano nazionale per favorire l’uso della bicicletta in Italia.

Avvertenza: quello che segue è tutto vero, è tutto possibile, nei prossimi due anni, in Italia. Facciamolo!

 

In Italia le potenzialità per l’uso della bicicletta sono enormi, sia nelle città, sia per il turismo e i viaggi, forse superiori a quelle degli altri paesi europei.

Fino ad oggi non c’è stato un impegno significativo dello Stato, limitatosi a singole iniziative. Nel Paese sono invece molto attive alcune tra città e Regioni, ma soprattutto le associazioni e i cittadini, che sempre più usano e chiedono di poter usare in sicurezza la bicicletta per gli spostamenti di tutti i giorni e per lo svago. Si potrebbe anche dire che sono maturi i tempi per cui la bicicletta non sia solo un mezzo di trasporto, ma il veicolo per la trasformazione della società italiana, restituendo bellezza ai luoghi e gentilezza alle relazioni, ciò che una idea distorta di modernità ci ha in parte sottratto.

In Italia abbiamo inventato lo slow food e fatto la rivoluzione del cibo, abbinando qualità della vita, salute, tutela del paesaggio e una nuova economia sostenibile nel settore agroalimentare.

È ora di iniziare la rivoluzione del muoversi, lo slow good. Restituire bellezza e qualità ambientale alle nostre città e al territorio, salute e benessere ai cittadini, il piacere di incontrarsi e condividere e perché no una nuova economia nel settore della mobilità e dei trasporti.

Queste righe possono essere la bozza di un impegno reciproco che istituzioni e associazioni siglano per sviluppare la mobilità ciclistica.

 

 

È tempo di nuova mobilità

 

Per ciclisti e pedoni servono essenzialmente tre cose.

  1. Sicurezza e condizioni d’uso favorevoli nelle strade urbane.
  2. Infrastrutture dedicate per la circolazione e la sosta.
  3. Servizi dedicati e sistemi di interscambio con altri mezzi di trasporto.

 

Se ci pensiamo esattamente quello che si è fatto a partire dagli anni ’50 per favorire l’uso dell’auto.

 

Ecco i principali progetti

 

  1. Riforma del Codice della Strada e dei regolamenti tecnici. Con la riforma del CdS e dei regolamenti metteremo al centro delle regole di comportamento stradale la sicurezza per gli utenti vulnerabili, le condizioni per lo sviluppo della ciclabilità e l’introduzione dei una disciplina specifica di regole comportamentali e progettuali per le strade cittadine. La stessa riforma dovrebbe favorire una nuova stagione di rispetto e controllo del Codice stesso e del grado di civiltà dei comportamenti in strada. La legge quadro cofinanzierà poi la realizzazione delle zone 30 nelle città per garantire la sicurezza nei quartieri.

 

  1. Finanziamento e realizzazione della rete ciclistica nazionale BicItalia. Approvazione e attuazione della legge quadro nazionale per la ciclabilità e con essa del progetto di rete nazionale ciclo-turistica e degli strumenti tecnici e finanziari per realizzarla e per l’utilizzo delle reti minori, strade, ferrovie, canali per la fruizioni turistica a piedi e in bicicletta. Finanziamento e realizzazione delle ciclostazioni, presso le stazioni ferroviarie, dell’accessibilità alle stazioni e treni e dell’uso delle aree ferroviarie per percorsi ciclabili, previsto dalla legge quadro, ma da definirsi tramite accordo con FS e altro soggetti del medesimo gruppo.

 

  1. Piano nazionale degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Il progetto deve favorire la pianificazione della mobilità, la diffusione del mobility manager aziendale e la realizzazione di strumenti di incentivo all’uso della bici e del trasporto pubblico locale per gli spostamenti casa lavoro, casa scuola, con la chiara finalità di ridurre l’uso dell’automobile privata e migliorare così sia i problemi di congestione che di inquinamento atmosferico. Si prevede inoltre la copertura Inail per l’infortunio in itinere per chi usa la bici.

 

Strumenti chiave da approvare (stato di avanzamento):

Riforma del CdS e regolamenti (30%)

Legge quadro sulla ciclabilità (10%)

Collegato ambientale legge di stabilità 2014 approvato

Accordo con i gruppo FS per l’intermodalità bici+treno (10%)

Legge di stabilità 2016 approvata