La bicicletta va
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In famiglia siamo in 3, + 2 gatti. Abiamo 6 biciclette, un carrellino, un’auto.

 

La bici è il nostro mezzo di trasporto principale, da sempre, come per la maggior parte delle persone che abitano sulla costa della Versilia. L’auto la usiamo sempre meno e spesso la spostiamo solo per consentire la pulizia della strada. L’ultima volta che abbiamo fatto il GPL non riuscivamo ad aprire lo sportellino che si era ossidato per lo scarso utilizzo.

 

Abbiamo la fortuna di abitare in centro e le nostre attività si svolgono principalmente in città.

 

Girare con il carrellino non sempre è facile perché occupa più spazio e gli ostacoli si moltiplicano proprio dove le bici dovrebbero essere favorite: dissuasori, paletti, sbarre, tornelli.

 

Su strada, in città, paradossalmente il carrello inibisce il sorpasso da parte delle auto che aspettano solitamente di avere più spazio a disposizione.

 

Col carrellino Marzio è protetto da pioggia, freddo e vento, e noi possiamo anche caricare la spesa.

Quando poi vogliamo spostarci più lontano usiamo il treno.

 

trenino

Ci montiamo con le bici; di salire col carrello non se ne parla proprio!

 

Superare il dislivello fra vagone e banchina con Marzio sul seggiolino della bici o affrontare le scale nelle stazioni sono imprese che mi mettono ansia e sono anche faticose. Però fare una pedalata in Firenze come se fosse dietro l’angolo non ha prezzo.

 

Scoprire le città sulla bici offre punti di vista unici e l’espressione sulla faccia di Marzio quando entra nelle piazze è la riprova che la bellezza non è a portata d’auto.

Mario e marzio

 

 

 Marzio, adesso ha quasi 3 anni, da sempre sulla bici.

Lui dice spesso, con la sua semplicità disarmante, che si va “al mare a piedi”, che i treni vanno sulla “pista del ciucciu” le auto sulla “pista delle brumme”, e la bicicletta?. “La ‘cicletta va”

 

Questa è la nostra esperienza, ce ne sono tantissime. Su facebook è stato aperto un gruppo: “Famiglie senz’auto” dedicato a chi ha deciso di fare a meno del motore privato ma aperto anche a curiosi e a chi ci sta provando. Perché non ci fate un salto a raccontare la vostra?

 

Mario e Marzio Andreozzi