La Grecia riduce la velocità a 30 km/h nelle aree urbane, per la sicurezza e la qualità della vita

La Grecia riduce la velocità a 30 km/h nelle aree urbane, per la sicurezza e la qualità della vita

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Buone notizie dalla Grecia, dove entrerà in vigore la riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h nelle aree urbane a partire da settembre 2025. Una nuova importante misura approvata dal Parlamento su proposta del governo, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, proteggere chi si muove e piedi o in bici, ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico

“Sono indiscutibili i benefici portati dalla Città 30 confermati dalle evidenze scientifiche, tanto che ormai interi Stati – e non solo singoli Comuni – scelgono di adottare questo modello che mette in primo piano la salute e la sicurezza delle persone, nonché la vivibilità dei centri urbani. In Italia un esempio virtuoso è rappresentato da Bologna che con l’introduzione dei limiti di velocità  a 30Km/h in un solo anno ha raggiunto traguardi importanti, come quello di  “zero pedoni uccisi”, in controtendenza rispetto agli altri Comuni del nostro Paese” – afferma Luigi Menna, Presidente FIAB. 

Il limite di velocità di 30 km/h previsto dalla riforma verrà applicato a tutte le strade urbane della Grecia a singola o doppia corsia senza spartitraffico centrale. Una svolta significativa che segue gli esempi di Spagna e Galles, dove questo approccio è stato applicato con successo a partire rispettivamente dal 2021 e dal 2023.

Atene ph rafael hoyos weht/unsplash

In Grecia, la svolta dei 30km/h e maggiori controlli

I limiti di velocità introdotti non riguarderanno le principali vie di scorrimento urbano con spartitraffico centrale che continueranno a mantenere il limite di 50 km/h. 

Altra novità è il sistema sanzionatorio digitale che punta alla prevenzione. Grazie all’uso di tecnologie come telecamere intelligenti e notifiche digitali, sarà possibile rilevare e sanzionare le infrazioni (eccesso di velocità, uso del cellulare alla guida, mancato uso del casco o delle cinture) con maggiore tempestività ed efficacia, nel tentativo di incoraggiare il rispetto delle regole. 

Le misure contenute nella Riforma sono state fortemente sostenute dal Professor George Yannis – docente presso il Dipartimento di Pianificazione e Ingegneria dei Trasporti dell’Università Tecnica Nazionale di Atene (NTUA), direttore del NTUA Road Safety Observatory – che ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere e nel fornire evidenze scientifiche a sostegno dell’introduzione del limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane.

Yannis durante l’intervento al Parlamento

Nel suo intervento al Parlamento, con orgoglio e felicità, Yannis afferma: “Il provvedimento di un limite di velocità di 30 km/h su tutte le strade di una o due direzioni con una corsia per senso di marcia in tutte le aree urbane è una scelta coraggiosa e molto buona, che dà il giusto messaggio che velocità più basse portano a meno incidenti stradali e meno gravi. Si prevede che porterà risultati spettacolari e si stima che ogni anno in Grecia verranno salvate più di 100 vite, in particolare i motociclisti, che sono il problema principale in Grecia, ma anche i pedoni. Il suo campo di applicazione è, in linea di principio, ben definito. In futuro, al fine di ottenere ulteriori risultati, si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di applicarlo alle carreggiate uniche con due corsie di circolazione”.

 “I 30 km/h per una nuova idea di Città”, FIAB in prima linea per promuovere il cambiamento in Italia

FIAB da sempre si batte per promuovere l’introduzione di queste misure ribadendo che non riguardano solo la limitazione della velocità ai 30km/h, perché sottintendono una nuova idea di città – la “Città 30”. Parliamo quindi di un importante cambiamento culturale orientato al riequilibrio e ridisegno degli spazi pubblici a favore della vivibilità e della mobilità attiva. Più spazio per le persone, meno per i veicoli a motore; più tranquillità, meno rumore, meno inquinamento. Maggiore indipendenza e sicurezza per bambini e anziani, più attenzione e rispetto per gli utenti “preziosi” che si muovono a piedi e in bici. 

Dal 2024 Bologna è Città 30 ph grigorii shcheglov/unsplash

Nei nostri centri urbani a impianto medievale e rinascimentale, dove manca lo spazio fisico per ciclabili separate, la limitazione della velocità del traffico motorizzato è la scelta più logica ed efficace per favorire una democratica condivisione della strada.

In questi anni FIAB si è mossa in prima linea per incentivare questo processo nel nostro Paese con molte campagne e accoglie con gioia la notizia arrivata dalla Grecia, che di fatto va a rafforzare le prossime azioni della Federazione da mettere in campo a livello locale e nazionale. 

La trasformazione in corso va affrontata con ottimismo e accompagnata da un lavoro di comunicazione e sensibilizzazione per il coinvolgimento attivo di amministrazioni, decisori politici e cittadinanza. 

A Valencia dal 2019 i 30km/h sono estesi a tutte le strade a corsia unica o a senso unico ph alicharmant/unsplah

Il caso della Spagna, i benefici del limite ai 30km/h

In Spagna si è registrata una diminuzione netta della mortalità urbana con un calo delle collisioni gravi e un miglioramento generalizzato nella sicurezza degli utenti vulnerabili, ovvero pedoni e ciclisti. A Bilbao, una delle città pioniere, le vittime di violenza stradale si sono azzerate nei primi mesi dopo l’introduzione della misura. Gli scontri sono diminuiti del 28%, le multe per passaggio con il rosso del 43%. A Barcellona, il calo degli scontri con feriti è stato del 24% nel primo anno.

Bilbao ph david vives/unsplash

I vantaggi non sono solo sulla sicurezza. Il rumore da traffico si è ridotto del 30-40% in alcune aree residenziali e anche la qualità dell’aria ha mostrato miglioramenti.

Le città spagnole hanno anche registrato un aumento dell’uso della bicicletta nonché degli spostamenti a piedi.