Mobilità in bicicletta: FIAB chiede ai candidati regionali un impegno verso quella che è una risposta concreta ai problemi di traffico, sicurezza stradale, salute e vivibilità dei nostri centri urbani, ed efficace contrasto alla crisi climatica ed economica.

In Italia, la gran parte degli spostamenti quotidiani avviene in ambito urbano e periurbano, spesso su distanze di pochi chilometri, facilmente percorribili in bicicletta. L’evoluzione tecnologica ha inoltre ampliato le possibilità di utilizzo: le biciclette a pedalata assistita, con consumi energetici irrisori rispetto ad altri mezzi elettrici, permettono a chiunque – anche in età avanzata o su percorsi con dislivello – di scegliere il pedale come alternativa intelligente al volante.

L’emergenza climatica non è più una minaccia futura ma una realtà del presente. Lo dimostrano gli eventi estremi che colpiscono ciclicamente il nostro territorio: alluvioni, frane, ghiacciai che si sciolgono, danni ingenti a coltivazioni, infrastrutture e persone. La bicicletta è una risposta anche alla crisi climatica, contribuendo alla decarbonizzazione, alla riduzione dell’inquinamento e alla qualità dell’aria, specie nelle aree urbane.

La crescente diffusione dell’uso della bicicletta in Italia è un segnale chiaro: i cittadini sono pronti. Occorre che la politica li segua, offrendo infrastrutture sicure, incentivi concreti e una visione di lungo periodo.

La bicicletta è anche una leva per il turismo sostenibile, settore cruciale per l’economia nazionale. Valorizzare il nostro patrimonio paesaggistico, storico e culturale rendendolo fruibile anche in bicicletta – non solo lungo le ciclovie turistiche, ma anche nelle città d’arte – significa rafforzare l’attrattività del nostro Paese, ampliando e destagionalizzando l’offerta e migliorando l’esperienza dei visitatori.

Inoltre, la bicicletta è salute pubblica. Promuovere la mobilità attiva fin dall’infanzia aiuta a prevenire patologie croniche diffuse – dall’obesità infantile alle malattie cardiovascolari – riducendo significativamente i costi a carico del sistema sanitario nazionale. Per questo è indispensabile garantire ai bambini e ai ragazzi il diritto di raggiungere la scuola a piedi o in bicicletta in sicurezza, come avviene in altri Paesi europei.

Insomma, la bicicletta è una soluzione win-win, bipartisan, trasversale e inclusiva. Ne beneficiano anche coloro che per necessità continueranno a usare l’auto o i mezzi pesanti per lavoro – tassisti, autotrasportatori, agenti – i quali troveranno strade meno congestionate e più sicure.

Per tutti questi motivi, FIAB chiede alle forze politiche, in vista delle elezioni, di porre al centro del loro programma elettorale  una transizione della mobilità fondata su scelte democratiche, efficienti e sostenibili.

È necessario offrire ai cittadini la libertà di poter scegliere anche la bicicletta, in modo semplice, sicuro e incentivato. FIAB, in linea con la Dichiarazione Europea sulla Ciclabilità firmata dalla  Commissione Europea, dal Consiglio e dal Parlamento Europei nell’aprile  2024 ad  un incontro dei 27 Ministri dei Trasporti,  ritiene che la bicicletta non sia più una semplice opzione tra tante, ma una vera e propria leva strategica per affrontare con efficacia alcune delle principali sfide del nostro tempo: crisi energetica, cambiamento climatico, emergenze sanitarie e rilancio economico. Per questo propone un insieme concreto di azioni che ogni forza politica può incorporare nel proprio programma, in una visione moderna, inclusiva e sostenibile della mobilità.

La bicicletta è un bene pubblico: uno strumento di benessere individuale e collettivo, motore di sviluppo economico e leva strategica per affrontare crisi ambientali, sanitarie ed energetiche. Serve però una volontà politica chiara e concreta, a tutti i livelli istituzionali, per dare corpo a questa visione.

Indichiamo i principali impegni che FIAB chiede ai candidati alle elezioni regionali:

Un Paese da pedalare: il Decalogo FIAB per la mobilità

1. Ufficio regionale per la mobilità ciclistica

Costituzione di  una struttura (Ufficio Biciclette) per coordinare politiche, finanziamenti e progettazione delle reti ciclabili regionali.

2. Piano regionale della mobilità ciclistica

Dare piena attuazione al Piano Regionale della Mobilità Ciclistica con definizione della rete ciclabile regionale per la progettazione organica delle ciclabili provinciali e comunali. Avviare  studi di  fattibilità per la creazione di “super ciclabili” di collegamento intercomunale.

3. Manutenzione e cura delle ciclovie regionali

Identificazione di un soggetto responsabile per garantire qualità, continuità e sicurezza della rete ciclabile.

4. Intermodalità bici + trasporto pubblico

Favorire il trasporto gratuito (laddove è a pagamento) o scontato delle bici su treni, bus e mezzi locali, dotando le flotte di portabici. Garantire la possibilità di abbonamento bici per  i  pendolari. Migliorare l’accessibilità delle stazioni ferroviarie, aumentare i posti disponibili nei vagoni e garantire treni frequenti senza buchi di orari.

5. Promozione della mobilità attiva

Finanziamenti per acquisto bici (anche cargo), abbonamenti TPL e incentivi aziendali per l’uso della bici, all’interno di politiche regionali di sanità e mobilità. Integrazione della mobilità ciclabile e pedonale nei tragitti casa-scuola, attraverso Piani di Mobilità Scolastica e programmi educativi. Promozione del bike-to-work. Valorizzazione dei Mobility Manager. Comunicazione efficace alla cittadinanza per evitare reazioni avverse da parte della minoranza rumorosa.

6. Sicurezza stradale e tutela dei più fragili

Supporto ai  Comuni per l’adozione del limite 30km/h nei quartieri abitativi e lavorativi, monitoraggio dell’incidentalità e campagne regionali di sensibilizzazione.

7. Raccolta dati e monitoraggio continuo

Implementazione di sistemi regionali di rilevazione sull’uso della bici e sull’incidentalità, a supporto delle decisioni pubbliche.

8. Finanziamento stabile e programmazione pluriennale

Assicurare continuità finanziaria a tutte le politiche ciclabili, evitando interventi una tantum.

9. Promozione e incentivi

Istituzione di un fondo per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo alternativo all’auto, favorendo anche buone pratiche da parte delle aziende.

10. Promozione del cicloturismo regionale

Sostegno allo sviluppo della rete Bicitalia/EuroVelo (es. Ciclovia Adriatica) e promozione di pacchetti turistici integrati.

La bicicletta è una risorsa strategica per il futuro del Paese

FIAB invita tutti i candidati e tutte le candidate a sottoscrivere questi impegni e a costruire con noi un’Italia più moderna, sicura, inclusiva, vivibile, attiva. Questi punti riflettono la visione strategica trasversale proposta da FIAB: sicurezza, infrastrutture, integrazione, promozione e gestione strutturata. 

È il momento di pedalare insieme verso il cambiamento!