Neo parlamentari in bici. Obiettivo cambiare la mobilità.
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NEO PARLAMENTARI PD E M5S IN BICI A MONTECITORIO E PALAZZO MADAMA
CON IL SOSTEGNO E IL SUPPORTO, ANCHE LOGISTICO, DELLA FIAB

La bici unisce. Mercoledì mattina, 13 marzo, i neo parlamentari Paolo Gandolfi (PD), Roberto Cotti, Manuela Serra, Diego De Lorenzis (M5S) andranno a Montecitorio e a Palazzo Madama in bicicletta. Venerdì 15, invece, i neo eletti Antonio Decaro e Pippo Civati (PD) arriveranno alla prima riunione della Camera dei Deputati in bicicletta. L’iniziativa “parlamentari in bicicletta” è organizzata con il sostegno e il supporto anche logistico della FIAB.

Ma andiamo con ordine.

Come già preannunciato, Mercoledì mattina, 13 marzo, alle 11 al Colosseo convergeranno in bicicletta dalla stazione Termini Paolo Gandolfi di Reggio Emilia e Diego De Lorenzis salentino e da Ciampino i neo senatori sardi Roberto Cotti e Manuela Serra.

Dal Colosseo il gruppo di parlamentari in bicicletta andrà a Via dei Fori Imperiali dove, al palo 27, è prevista una breve sosta in omaggio alla memoria di una delle tante vittime della strada in bicicletta: Eva, una ragazza di 28 anni nata a Brno, nella Repubblica Ceca, ma da anni residente a Roma, investita e uccisa da un taxi, mentre tornava a casa in bici nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2009. Il gruppo di ciclisti raggiungerà quindi il Pantheon dove Deputati e Senatori si separeranno per raggiungere Montecitorio e Palazzo Madama.

Venerdì 15, invece, in occasione della prima seduta della Camera i neo deputati Antonio Decaro di Bari e Pippo Civati di Monza, useranno la bici per andare alla loro prima riunione parlamentare

La FIAB, che aveva già accolto e fatto proprio l’appello di Paolo Gandolfi che tramite facebook avevano invitato i neo eletti a raggiungere Roma e il Parlamento con mezzi di trasporto che non fossero l’auto privata, tramite le sue associazioni romane garantirà ai parlamentari il massimo supporto e sostegno anche logistico, andando a prenderli in bici da Termini e da Ciampino, accompagnandoli lungo il percorso e fornendo la necessaria assistenza tecnico-organizzativa.

Dichiara Antonio Dalla Venezia, Presidente FIAB: “L’inizio della nuova legislatura è caratterizzato da un messaggio nuovo, semplice e dirompente: un gruppo di deputati e senatori sceglie la bicicletta per l’inaugurazione dei lavori parlamentari. In questo modo, oltre ad arrivare più velocemente dei loro colleghi in auto, vogliono dare un segnale forte e collaborativo sui temi che possono essere affrontati in questa legislatura. Tra questi la mobilità ciclistica che merita finalmente un posto al centro delle politiche dei trasporti, dell’ambiente, dell’efficienza energetica e delle smart cities”.

 

 

La FIAB prima delle elezioni (vedi qui) ha consegnato ai candidati per il Parlamento il  “Decalogo mobilità nuova: iniziative legislative e di Governo” e il documento di sintesi degli Stati Generali (“L’Italia cambia strada – Serve una Svolta”), documenti entrambi discussi ed approvati a Reggio Emilia nei giorni 5 e 6 ottobre 2012, nel corso degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, promossi dall’ANCI in collaborazione con FIAB, Legambiente e Salvaiciclisti.

 

Il documento di sintesi degli Stati Generali riassume quanto contenuto nel cosidetto “Libro rosso della Ciclabilità e Mobilità Nuova” che raccoglie tutta la documentazione prodotta negli Stati Generali (e che trovate qui), e definisce che gli obiettivi “politici” principali di governo dovranno essere indirizzati, nel breve e medio periodo:

 

  • Verso un target 20-20-20 della mobilità (intese come percentuali di ripartizione modale, tra bici, pedoni, tpl) come obiettivo medio nazionale e come obiettivo minimo locale, ma per il quale le singole città vadano anche oltre
  • Verso un target Zero incidenti in ambito urbano puntando a dimezzare subito morti e feriti tra pedoni e ciclisti
  • Verso i 30 km/ora in ambito urbano con eccezione della viabilità principale o di ambiti definiti, la cui definizione sia responsabilità dei Piani locali 
  • Verso i 20.000 km della rete ciclabile nazionale (di cui 6.000 di EuroVelo)

 

Per fare tutto questo a FIAB condivide in pieno gli strumenti tecnico-operativo-legislativi indicati nel decalogo Parlamento/Governo, rendendosi disponibile, a collaborare sui 7 punti su 10 ivi contenuti di cui è portatrice di competenze (come spiegato ai candidati a suo tempo).

 

Fiab auspica che altri parlamentari, di tutte le forze politiche, si uniscano ai primi aderenti al suo “interpello” (dei quali più di 30 sono stati eletti), per sostenere con proposte di legge e attività di governo la mobilità ciclistica e la mobilità nuova, nell’interesse di tutti i cittadini italiani.