La bicicletta può molto, ma non può tutto. Ecco perché la strada verso città più vivibili e sicure per gli utenti attivi è costellata non soltanto di ciclabili e persone che pedalano, ma anche di mezzi pubblici efficienti e capillari che danno un’alternativa al mezzo privato. Per questo è stata lanciata nei giorni scorsi Mind the Gap, una campagna promossa da Clean Cities e che ha ricevuto il supporto anche della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per firmare una petizione. Clean Cities è una rete europea che riunisce oltre 150 organizzazioni impegnate a rendere le città più vivibili, sicure e a zero emissioni.
Davide Paltrinieri, consigliere nazionale FIAB, ha spiegato questo progetto partendo dalla Rete Italiana Mobilità Equa, battezzata da poco: “FIAB c’è stata fin dall’inizio – ha detto il referente FIAB presso la Rete -. Tutto nasce da un gruppo di associazioni per la mobilità sostenibile, famigliari delle vittime della strada e non solo che anni fa ha cominciato a promuovere la rete delle città 30 subito. Il percorso si è evoluto nella campagna contro il Codice della Strage. Si è poi cercato di dare continuità a quelle battaglie fino a costituire appunto la Rete Italiana Mobilità Equa. FIAB ha appoggiato questa rete condividendone i 10 principi fondativi e le campagne che si stanno diffondendo come quella di Mind the Gap di Clean Cities. Il trasporto pubblico è fondamentale per dare scelte e per la democraticità dello spazio. Non è qualcosa che ha un colore politico: è un diritto”.

Secondo i calcoli di Clean Cities, ogni euro investito nel trasporto pubblico locale “può generare fino a tre euro di benefici economici per la collettività , con un ritorno economico significativo che si traduce in maggiore produttività e competitività ”. Secondo la rete in Italia “la quota dei costi del trasporto pubblico locale coperta dagli introiti derivanti dalla tariffazione è mediamente intorno al 30-33% (fonte ASSTRA)”. Dalla pandemia in poi nelle principali città italiane il prezzo dei biglietti è salito.

Mind the Gap: cosa chiedono le associazioni al governo sul trasporto pubblico locale
Siamo in una fase storica delicata per l’Italia e in particolare per le attenzioni alla mobilità attiva. Come ha spiegato di recente il presidente FIAB Luigi Menna la Legge di Bilancio non è neanche lontanamente all’altezza degli obiettivi per trasformare l’Italia in un Paese bike friendly. Con questa nuova campagna il mondo delle associazioni rivolge un appello chiaro al governo: servono 1,2 miliardi di euro subito a disposizione del fondo Trasporti per poi aumentare le risorse oltre gli 8 miliardi di euro entro il 2030.

Sono soldi che occorrono per invertire una tendenza drammatica avviatasi negli ultimi anni. Se è vero che molte persone hanno iniziato a pedalare dopo la pandemia, e se è vero che le ciclabili pop up sono diventate strutturali in alcune città , è anche vero un altro dato. “Negli ultimi cinque anni – si legge sul sito di Mind the Gap – il Fondo Nazionale Trasporti, il principale strumento di finanziamento pubblico al TPL, ha perso un totale di oltre 4 miliardi di euro”. Soldi che hanno depotenziato l’offerta per gli utenti.

Nel grafico che pubblichiamo qui sopra, ripreso dalla campagna Mind the Gap, balza all’occhio la lacuna italiana nel trasporto pubblico locale, ingrediente fondamentale nella mobilità attiva. L’offerta di trasporto pubblico locale in posti-km pro capite vede una media UE (in cui è compresa anche la Gran Bretagna) oltre i 10mila. Ebbene, la media italiana è appena sopra i 5mila.

“Si propone quindi di prevedere in Legge di Bilancio uno stanziamento che porti a un maggior finanziamento del fondo (Nazionale Trasporti, ndr) per 1,2 miliardi di euro”. Non si tratta di interventi che permetterebbero un balzo in cima alle classifiche europee: come emerge dal dibattito, questi soldi servirebbero per evitare che le lacune odierne diventino ancora più estese in futuro. Sono queste le basi per mantenere alta l’attenzione sulla qualità del servizio, sul numero delle corse, sulla presenza dei mezzi in tutta la città .
