A Papa Francesco la tessera ed un messaggio da chi pedala
Condividi!

“La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano.”

Può sembrare l’incipit di una nuova campagna FIAB, oppure una citazione da uno dei tanti documenti a favore della ciclabilità che presentiamo alle varie amministrazioni locali e nazionali… invece no. Si tratta della nuova Enciclica Laudato si’ ed evidenzia l’attenzione verso l’ambiente che il Vaticano ha scelto di promuovere e che ha portato FIAB a scegliere Papa Francesco come intestatario della prima tessera del 2016.

 

La tessera è stata consegnata mercoledì 30 settembre dalla presidente Giulietta Pagliaccio insieme alla lettera del presidente ECF, Manfred Neun. ECF ha lodato l’iniziativa e ne ha sottolineato la rilevanza a livello comunicativo (si veda sito ECF).

La bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano rappresenta la naturale risposta ai problemi che il Papa ha evidenziato nell’Enciclica; un mezzo non soltanto accessibile, ecologico e salutare ma anche molto più adatto alla socializzazione tra persone. Noi di FIAB da tempo sosteniamo che la bicicletta migliori la qualità della vita e che una riduzione drastica del traffico automobilistico sia imprescindibile per un miglioramento diffuso della società sotto molteplici aspetti. Vedere che c’è l’intenzione di radicare queste idee in un pubblico vasto come quello cattolico ci sembra un’ottima notizia.  

 

Abbiamo già pubblicato il testo della lettera consegnata a Bergoglio da Giulietta  Pagliaccio a nome della FIAB.

Pubblichiamo ora la traduzione della lettera di Manfred Neun, Presidente di ECF e World Cycling Alliance, a Papa Francesco.

 

 

Bruxelles, 28 Settembre 2015

 

Lettera Personale per l’udienza del 30 settembre 2015

 

Sua Santità, caro Papa Francesco,

 

Innanzitutto grazie per aver invitato la presidenza della FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che è il nostro membro italiano ECF.

 

Sono il Presidente della European Cyclists’ Federation e della World Cycling Alliance e colgo questa occasione per ringraziarLa per il suo forte impegno e gli appelli al mondo globale di perseguire gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) e grazie anche per Laudato Sì, da parte del nostro comune pianeta.

 

Da attivisti ciclisti ci rendiamo conto che delle soluzioni tecniche sono sempre disponibi come soluzioni al nostro comportamento non-sostenibile. Il nostro modo di pensare è diverso : Il passaggio da un trasporto non-sostenibile ad un trasporto sostenibile necessita un ernorme cambiamento : a) ridurre i mezzi di trasporto non-sostenibili, in tal modo riducendo l’urgenza del problema attuale e b) fornire e mettere in pratica mezzi di trasporto sostenibili. Puntare maggiormente sul camminare e muoversi in bicicletta (Mobilità Attiva) porterà a questo cambiamento – e al cambiamento dei paradigmi nel settore dei trasporti, se vogliamo prendere sul serio l’importanza del trasporto per i SDG.

 

Da uno studio sistematico sul contenuto, e anche in collaborazione con la nostra rete di Scientist-for-Cycling, abbiamo identificato 11 dei 17 SDG, da cui risulta che più persone che si muovono sovente in bicicletta apporta un contributo fondamentale ad un mondo più sostenibile e più giusto. Saremmo veramente felici di condividere con Lei questi temi.

 

In Pace,

 

Presidente

ECF European Cyclists’ Fedration

WCA World Cycling Alliance