Domani, giovedì 24 marzo, è prevista la partenza di un nuovo viaggio del progetto Pedalando Faticando, iniziativa (qui trovate la pagina Instagram) lanciata per coinvolgere i minori stranieri non accompagnati accolti presso la Comunità della Fattoria della Carità di Corterano, in provincia di Cremona. Con loro, 13 in tutto, da sotto il Torrazzo partiranno anche sette educatori per accompagnarli in un viaggio fino a Chioggia, dove arriveranno domenica 27 marzo. Nel corso del lungo fine settimana ci sarà una tappa anche a Ferrara, dove la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha organizzato un incontro con il vicesindaco. Da sempre l’obiettivo del progetto è stare insieme. E, insieme, affrontare le difficoltà che si incontrano.
Come si legge sul sito di FIAB Cremona Biciclettando, l’associazione dà “supporto logistico e organizzativo fin dal primo viaggio risalente al 2017 quando un gruppo di ragazzi e i loro educatori percorsero la Via Francigena da Cortetano (Cr) a Roma”. Tutti gli educatori sono soci FIAB e l’associazione ha sempre aiutato e sponsorizzato i viaggi, regalando una parte delle spese assicurative (infortuni + RC) dei ragazzi.
Il progetto di Pedalando Faticando è stato raccontato sulla Rivista BC – qui potete leggere l’articolo – e si tratta di un’iniziativa che ha già accompagnato il gruppo di ragazzi ed educatori in giro per l’Italia. Ad esempio, hanno pedalato fino a Roma, percorrendo la via Francigena. «C’è differenza tra fare esperienza e avere esperienza: ecco perché facciamo annotare tutto quello che (i ragazzi, ndr) provano durante la pedalata nel diario delle emozioni», ha spiegato uno dei responsabili del progetto.
La comunità di Cortetano ospita anche un ragazzo con disabilità motoria e uno con difficoltà momentanee di deambulazione: entrambi saranno comunque presenti in questa nuova edizione di Pedalando Faticando, grazie all’utilizzo di tandem. Come accade in tutti i viaggi, lo scopo è anche quello di confrontarsi con la fatica e rafforzare i legami con i propri compagni, imparando a reagire di fronte agli imprevisti facendo gioco di squadra. L’ospitalità sarà offerta da oratori e comuni. Nel corso delle serate sono anche in programma incontri per conoscere la storia del gruppo che non ha paura di faticare pedalando.