Portabici per auto, finalmente chiarezza

Portabici per auto, finalmente chiarezza

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Si è concluso oggi il percorso di consultazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sollecitato da Conitours Consorzio Operatori Turistici Cuneo Alps, sul tema delle circolari dell’autunno 2023 sui portabici per auto, in particolare quelli da montare sul gancio traino.

In qualità di esperti sono intervenuti Massimo Gaspardo Moro del Centro Studi di FIAB Italia, Paolo Pinzuti di Bikeitalia.it, Federico Magnano, Luca Bartolini e Marco Montaldo per Cuneo Bike Guide che hanno sottolineato al MIT  l’importanza di evitare ulteriori limitazioni e costi per i possessori di portabici e disparità di trattamento tra gli Italiani e gli stranieri quando circolano sulle strade italiane.

I tecnici del MIT: “A breve in arrivo un decreto interministeriale”

I tecnici del MIT si sono impegnati a pubblicare a breve un decreto interministeriale di concerto con il Ministero degli Interni per semplificare la disciplina introdotta dalle citate circolari.

La nuova norma farà riferimento all’articolo 72 comma 6 del codice della strada e stabilirà che per i portabici da montare sul gancio traino che impediscono la visibilità di targa e luci posteriori, in quanto dispositivi supplementari, non saranno necessarie la visita presso la Motorizzazione Civile e l’annotazione sulla carta di circolazione. L’utilizzatore dovrà semplicemente avere con sé i documenti forniti dal produttore del portabici che ne dimostrino l’omologazione e certificazione per la circolazione su strada, da esibire in caso di controllo delle forze di polizia.

Verrà anche eliminato il limite di sagoma previsto non superiore alla larghezza della vettura (retrovisori esclusi): le biciclette potranno sporgere lateralmente di 30 cm per lato, fino a una larghezza massima complessiva di 2,55 metri.

Infine, non sarà più richiesto lo spegnimento automatico delle luci posteriori della vettura quando si inserisce la spina che alimenta le luci del portabici.

Tutti gli altri portabici posteriori (da portellone e da gancio traino) che non nascondono le luci e la targa dell’autoveicolo restano esclusi da qualsiasi intervento normativo, poiché rientrano nella categoria prevista dall’art. 164 del codice della strada che riguarda la sistemazione dei carichi sui veicoli.

L’iter che porterà all’approvazione del decreto interministeriale richiederà orientativamente 45 giorni.

“Siamo molto lieti dell’esito del confronto costruttivo avuto in questa occasione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha dimostrato di comprendere l’importanza di semplificare l’uso della bicicletta nel nostro Paese. La proposta di un decreto interministeriale risolve in modo positivo per tutti un tema che aveva destato preoccupazione da parte della comunità ciclistica, garantendo in contemporanea una maggiore sicurezza stradale senza ulteriori costi a carico dei cittadini” dichiarano congiuntamente FIAB Italia, Bikeitalia e Conitours.