Primi risultati per la ciclabilità in Veneto, subito dopo la presentazione del documento Fiab
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La presentazione del documento di FIAB Veneto ai candidati a presidente di Regione smuove le acque? Sembrerebbe di si. Subito accolta la principale richiesta di FIAB con la costituzione di un Ufficio Regionale per la Mobilità Ciclistica. Di seguito arriva l’emendamento che finanzia il completamento del tratto vicentino della Ciclovia Treviso-Ostiglia, e quindi il maxi finanziamento di 27 milioni di euro per realizzare alcune importanti ciclabili del Veneto.

 

Ma la FIAB, ovviamente, non si ferma, serve anche un maggior impegno per la mobilità urbana e la moderazione del traffico, e per potenziare il servizio Treno+Bici.

 

Il 23 e 24 maggio tutti a manifestare sulla ciclovia delle Dolomiti.

 

 

Per favorire ed incentivare la mobilità ciclistica in Veneto c’è ancora molto da fare,  specialmente se si guarda alle esperienze europee più avanzate.

E’ vero che  sul fronte del cicloturismo il Veneto è stata in questi ultimi anni una regione “virtuosa”, perlomeno se paragonata ad altre in Italia, che poco o nulla han fatto. Sul fronte della mobilità urbana invece siamo ben lontani dal risultato da noi auspicato di diffuse reti di ciclabili e/o moderazione del traffico, anche se "a macchia di leopardo" non mancano Comuni che in questi anni hanno realizzato infrastrutture ed introdotto provvedimenti per favorire l’uso della bici per i normali spostamenti quotidiani, alcuni con interventi di grande qualità.

Bisogna pertanto sviluppare quanto già iniziato per la rete cicloturistica, completandola, collegandone  i vari tratti, assicurarne la manutenzione nel tempo, ed inoltre renderla fruibile con la connessione intermodale (soprattutto il “treno+bici”). Mentre per la mobilità urbana la Regione può finanziare ed incentivare i piani ed i provvedimenti dei Comuni a favore della mobilità ciclistica o della moderazione del traffico (sicurezza anche per i ciclisti ma non solo).

 

FIAB Veneto pertanto, in vista delle prossime elezioni regionali si è attivata, proponendo già da marzo il documento di programma "Cosa può fare la Regione Veneto per la mobilità ciclistica. Una Legge regionale per la mobilità ciclistica, un Ufficio Regionale che coordini l'azione delle Istituzioni locali e tanti altri punti importanti per cambiare il volto della mobilità.

 

 

INCONTRI CON I CANDIDATI PER LA PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO FIAB

Per la presentazione del documento Il Coordinatore Regionale Fiab, Luciano Renier, si è attivato per incontrare i candidati alla presidenza della Regione.

Un primo incontro, al quale sono stati invitati tutti, si è svolto pubblicamente a Verona, l’1 aprile, nella sede Fiab locale. Hanno partecipato i candidati Moretti (PD), Coletti (AV-IP) e Berti (M5S), con introduzione per Fiab di Luciano Renier e dell’Ing. Marco Passigato.

Successivamente, il 14 aprile, il candidato e governatore uscente Zaia (LN) ha incontrato, in forma più privata, il Coordinatore Fiab del Veneto Luciano Renier.

Stiamo verificando la possibilità di nuovi incontri, specialmente contattando altri candidati (ad es. Tosi)

 

nell'ordine i candidati: Coletti, Berti e Moretti,
sorridono sotto il logo di FIAB Verona

Zaia, attuale Governatore ricandidato, con il Coord. FIAB Luciano Renier,
dimostra di apprezzare la rivista FIAB BC

 

Forse già qualcosa bolliva in pentola, o forse in questo clima pre-elettorale bastava poco per rimettere al centro dell’attenzione la mobilità ciclistica, tema sul quale l’attenzione in questi ultimi anni è notevolmente cresciuta. Fatto sta che la politica veneta si è mossa e possiamo con soddisfazione vedere dei primi importanti risultati.

 

 

EMENDAMENTO DI TOSCANI PER LA COSTITUZIONE UFFICIO MOBILITÀ CICLISTICA

Il risultato più clamoroso è vedere subito accolta la nostra principale richiesta e cioè la costituzione di un Ufficio Regionale per la Mobilità Ciclistica.

Con un emendamento al Bilancio in discussione a Palazzo Ferro-Fini, Matteo Toscani – Lista Tosi – ottiene la creazione dell'Ufficio regionale per la Mobilità Ciclistica.

«E' stato ottenuto un risultato importante, che premia gli sforzi della Fiab – ha commentato Toscani – . Con l'introduzione di questo articolo, viene individuata una struttura che avrà funzioni di ufficio regionale per la mobilità ciclistica di area vasta: il compito principale sarà quello di coordinare gli Enti che interverranno con opere ed investimenti nel mondo della bicicletta».

«Quanto approvato è frutto di un lavoro di sinergia con la Fiab, a cui va il merito di aver tenuto alta l'attenzione sul tema – ha detto ancora il consigliere del Cadore – . Ci sono grandi opportunità che si aprono ora, specie nell'ambito economico legato al turismo sostenibile e in sintonia con l'ambiente.”

 

Toscani rilancia anche la necessità del completamento della rete ciclo-turistica bellunese.  «Si tratta di collegare le Dolomiti con Venezia, in una direzione, e Belluno con l'Europa, dall'altra – ha detto  Toscani – . Le potenzialità economico-turistiche possono avere un impatto più che positivo per la nostra terra (…). Non va poi dimenticato che le ciclabili hanno permesso un miglioramento della qualità della vita, visto che molti sono i cittadini che scelgono di spostarsi attraverso questi percorsi per le due ruote».

E  la Fiab bellunese, attraverso il suo coordinatore provinciale, Bortolo Calligaro, auspica che si prosegua con il progetto per Feltre-Belluno, tralasciato in passato.

Il completamento della ciclovia delle Dolomiti e la Feltre-Belluno sono un obiettivo importante per la FIAB del Veneto che, come già annunciato, promuove per il 23 e 24 maggio una manifestazione regionale sulla lunga via delle Dolomiti.

 

 

CICLOVIA TREVISO – OSTIGLIA

Buone nuove anche per la Treviso – Ostiglia, da anni “cavallo di battaglia” di Fiab-Veneto (insieme alla Ciclopista del Sole e a quella delle Dolomiti).

Il gazzettino regionale dello scorso 24 marzo riporta che la Giunta Regionale ha deliberato di continuare il progetto Green Tour. Un emendamento alla legge finanziaria della regione stanzia un milione e mezzo per la realizzazione di percorsi ciclopedonali lungo le ferrovie dismesse, con l’ acquisizione del sedime della Treviso – Ostiglia. Maggiori notizie in un articolo sul Giornale di Vicenza.

 

 

27 MILIONI PER LE CICLOVIE DEL VENETO

Come commenta il Mattino di Padova “in vista del voto, la giunta regionale rompe l’ultimo salvadanaio disponibile”. Stanziati 27 milioni di euro per il completamento delle piste ciclabili lungo i grandi assi di scorrimento del Veneto. 308 chilometri di piste protette lungo il Brenta, dal Piave al Mare, accanto alla Venezia-Monaco e parallelamente all’Ostiglia.

«Sono i grandi anelli della rete veneta di percorsi ambientali ciclopedonali e ci rivolgiamo, oltra che ai nostri cittadini, al turismo del Nord Europa che apprezza in modo particolare questa opportunità», commenta Marino Zorzato, vicepresidente della Regione e promotore della delibera; «Si tratta di risorse giacenti che abbiamo deciso di impiegare immediatamente, opere già dotate di progetto definitivo, appaltabili entro l’anno e realizzabili non oltre il 2016». Altre informazioni sul sito Bikeitalia.it.

(Anche se c'è un piccolo mistero: l'articolo del Mattino di Padova annuncia uno stanziamento di 35 milioni, mentre il sito della Regione parla di 27 milioni, come riferito correttamente dal sito Bikeitalia.it.  Dove sono finiti gli altri 7 e mezzo … nessuno lo sa. Errore del Mattino? Va inoltre rilevato che alcuni progetti finanziati rientrano nelle priorità del "piano regionale", altri invece sembrano molto discutibili – a fronte di altre priorità – .)

 

E TANTI ALTRI PROGETTI SI MUOVONO (E SE NON SI MUOVONO FIAB PROTESTA)

Nel frattempo sfogliando i giornali del Veneto leggiamo che molti progetti, di cui Fiab si è fatta portatrice a livello locale, stanno andando avanti, come ad es. la Ciclopista del Sile da Treviso alla Laguna.

Per quanto riguarda il servizio “Treno+Bici” lo riteniamo ancora inadeguato su molte tratte “strategiche” ma notizie come questa, il trenobus delle dolomiti con 32 posti bicifan ben sperare.

Un esempio di “non si muove” è invece l’annosa questione del collegamento ciclabile tra Venezia e Mestre, che sembrava risolto e che invece si è arenato a seguito delle note vicende veneziane. I ciclisti non ci stanno e FIAB, alleata a tante associazioni locali, sta protestando (oltre che proponendo) Vedi sito Fiab Mestre.

Questi e molti altri “ritagli di giornale” li riportiamo regolarmente nella nostra pagina Facebook di Fiab-Veneto (andate a vedere e, per favore, mettete il vostro “mi piace”!).

 

 

NON CI SI FERMA QUI (OVVIAMENTE)

Ma la Fiab del Veneto, ovviamente, non si ferma.

Serve un maggior impegno per la mobilità urbana e per la moderazione del traffico, non solo cicloturismo ma anche città a misura di bici (anzi a misura d’uomo).

Serve migliorare e potenziare il servizio Treno+Bici e su questo faremo proposte e battaglie.

Ovviamente serve l’appoggio e l’aiuto di tutti i ciclisti veneti; la carne al fuoco è troppa e può essere difficile per le associazioni FIAB seguire tutto, controllare che venga "cotta a puntino". Dateci una mano anche voi, sostenendoci e partecipando alle nostre iniziative.