Chi segue le Campagne della FIAB si ricorderà bene quella per il riconoscimento dell’infortunio in itinere dei ciclisti. Si proponeva, in sintesi, che in caso di infortunio subito mentre ci si reca sul posto di lavoro, la bicicletta potesse essere considerata sempre alla stregua dei mezzi pubblici e quindi l’incidente risarcito dall’INAIL.
Dopo varie iniziative la proposta è stata ripresa dai parlamentari dell’Intergruppo Parlamentare Mobilità Nuova – Mobilità Ciclistica e in particolare dall’on. Diego Zardini primo firmatario che, insieme a Paolo Gandolfi ed altri 24 deputati, ha presentato una proposta di legge per promuovere l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro.
Cosa è successo? Con il recente ddl del Governo di Collegato Ambientale alla Finanziaria l’on. Zardini ha tentato di trasformare in emendamento la sua proposta di legge. Però la Commissione Bilancio ha contestato la copertura finanziaria.
Il collegato però è passato al Senato e quindi l’On Zardini ha trasmesso al sen. Vaccari, relatore del provvedimento in Commissione Ambiente del Senato, il testo corredato da una relazione del Comitato di Indirizzo e Vigilanza dell’Inail (firmato dal suo Presidente dr. Rampi) che ha consentito ieri, giovedì 21 maggio, alla Commissione in Senato di approvare l’emendamento col parere favorevole della Commissione Bilancio.
L’emendamento, nel dettaglio aggiunge un comma all’articolo che stanzia 35 milioni nel 2015 per il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Mentre, sulla copertura la relazione tecnica chiarisce che, data “la marginalità di casi non riconosciuti” e “l’andamento degli oneri conseguiti al contenzioso”, per le casse dell’Inail la novità dovrebbe costare circa 100 milioni di euro annui “senza necessità di alcun onere aggiuntivo a carico delle aziende e della fiscalità generale”.
Salvo improbabili crisi di Governo, sembra che questo provvedimento sia finalmente in dirittura di arrivo, questione di pochi mesi si spera (con l’approvazione definitiva alla Camera).
E sarà un significativo riconoscimento dei diritti dei ciclisti urbani, in quanto l’uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro viene finalmente equiparato a quello del mezzo pubblico e se ne riconoscono le valenze ambientali e di sostenibilità.
Una vittoria da festeggiare, insomma, e all’on Diego Zardini il ringraziamento da parte di tutta la FIAB per il lavoro svolto a sostegno di questa proposta.