Strade scolastiche e doppio senso ciclabile: 2 proposte (a costo zero) per migliorare il Decreto Rilancio

Strade scolastiche e doppio senso ciclabile: 2 proposte (a costo zero) per migliorare il Decreto Rilancio

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La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è tra le tante realtà bike friendly e ambientaliste che hanno inviato un lettera al Governo, al Parlamento e ai Comuni per intervenire, in fase di conversione in legge, sull’articolo 229 del Decreto Rilancio varato poche giorni fa dal Governo. Oltre al bonus mobilità e alle case avanzate, su cui FIAB si è già espressa a favore attraverso le parole del Presidente Alessandro Tursi, ci sono due misure assenti dalla manovra che dovrebbero essere inserite se i piani dell’esecutivo restano quelli di migliorare la ciclabilità nelle città italiane: il doppio senso ciclabile e le strade scolastiche. Da anni FIAB si batte per un intervento concreto sul Codice della Strada per rendere più fluida la mobilità ciclistica e sicuri gli spazi pubblici fuori dagli istituti. In più le associazioni hanno richiesto un aumento da 20 a 200 milioni di euro per il fondo istituito dal Decreto Clima «per finanziare progetti di corsie preferenziali e ora esteso anche a piste ciclabili, e che sia aperto a tutti i Comuni ai quali si applica il “bonus mobilità” per l’anno 2020».

Doppio senso ciclabile e strade scolastiche, si legge nella lettera inviata al governo, sono misure «fondamentali per consentire ai Sindaci di dare strade sicure e accoglienti alle due ruote nelle città, di gestire l’entrata e uscita degli alunni a scuola col ritorno in aula a settembre e così di evitare un boom di traffico e smog offrendo reali alternative all’auto». Di doppio senso ciclabile – e non contromano – FIAB parla da diversi anni con le amministrazioni per portare avanti proposte concrete che non deresponsabilizzano i ciclisti: piuttosto migliorano e facilitano la mobilità attiva in città. Come è spiegato dalle tante associazioni ambientaliste italiane «questa misura, da applicare in vie a bassa velocità e ridotto traffico, è sicura perché garantisce reciproco contatto visivo tra chi va in bici e chi guida un’auto: al di là delle percezioni, lo confermano tutte le esperienze europee e anche italiane (l’intero centro di Reggio Emilia è a doppio senso per le bici dal 2008), dove non risulta nessun aumento di incidenti».

Sicurezza in città passa anche dall’introduzione delle strade scolastiche, un battaglia che la Federazione e le associazioni locali portano avanti. Si parla di un «perimetro di salvaguardia attorno agli istituti scolastici in concomitanza con l’ingresso e l’uscita degli allievi, all’interno del quale sia interdetto il traffico motorizzato e il parcheggio, prioritariamente con isole pedonali anche temporanee». Oltre a garantire un ambiente urbano più sicuro e un’aria più pulita, le strade scolastiche sono una misura che mette in sicurezza gli utenti attivi della strada da possibili incidenti stradali.