Dal summit la Carta di Lussemburgo per la Mobilità Ciclistica
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Si è tenuto a Lussemburgo il primo “Summit sulla mobilità ciclistica”, con una importante “Dichiarazione sulla mobilità ciclistica”.

 

ECF, la Federazione Europea che raccoglie 80 federazioni di 40 paesi europei, è stata il motore di questo importante incontro che ha finalizzato anni di lavoro.

 

Alla riunione era presente il ministro Delrio, al quale FIAB conferma la propria disponibilità a collaborare.

 

 

Il 7 ottobre si è tenuta a Lussemburgo un’importantissima riunione dei Ministri dei trasporti europei, grazie alla convergenza, per prima volta, degli intendimenti della Commissione, degli Stati membri e delle associazioni.

 

A margine del primo “Summit sulla mobilità ciclistica” è stata prodotta una “Dichiarazione sulla mobilità ciclistica come modalità di trasporto climate friendly” , più semplicemente denominata “Carta di Lussemburgo”.

La carta è una dichiarazione di intenti ed un piano attuativo che indica la bicicletta come mezzo di trasporto che deve essere riconosciuto come paritario rispetto alle altre modalità da tutti gli Stati membri.

Necessita anzi di una corsia preferenziale per gli innumerevoli vantaggi che presenta in un contesto europeo; tra questi sicuramente il contributo di innovazione, i benefici per l’ambiente ed il clima, quelli per la salute degli utenti, ma anche della collettività nel suo complesso e non ultimo il contributo occupazionale ed i vantaggi per l’economia.

 

Dal punto di vista della pianificazione si indica la necessità di integrare il sistema del trasporto ciclistico nei sistemi di trasporto nazionali ed europei. La rete deve essere prevista a livello internazionale, nazionale, regionale e locale.

Viene inoltre indicata la necessità di individuare un referente comunitario che si occupi di coordinare e verificare l’attuazione degli obiettivi (commissario con delega/struttura). Analoga necessità è prevista per gli Stati membri. I referenti nazionali e comunitari dovranno poi coordinarsi anche nella gestione dei finanziamenti che verranno previsti.

 

Come è possibile riscontrare da quanto sopra riassunto,  gli impegni presi, prima di tutto a livello culturale, sono molti e non generici e sposano in pieno quelle che sono state richieste portate avanti da FIAB sin dal suo nascere.

Non a caso FIAB fa parte di ECF, la Federazione Europea che raccoglie 80 federazioni e associazioni ciclistiche di 40 paesi europei, ma non solo, e che è stata il motore di questo importantissimo summit che ha finalizzato anni di lavoro.

 

Alla riunione era naturalmente presente il ministro Del Rio, di cui è nota la sensibilità sull’argomento.

FIAB conferma di essere totalmente a disposizione per aiutarlo a realizzare quanto, ormai è chiaro, viene richiesto a livello comunitario. Saremo naturalmente anche vigili per verificare che il percorso venga attuato, a partire dai provvedimenti legislativi già in discussione.

 

Edoardo Galatola

Responsabile Sicurezza e ufficio legislativo FIAB, membro del gruppo sicurezza stradale ECF.

 


 

 

Estratto dal documento di ECF inviato in preparazione del summit – tradotto in italiano

 

PRIMO SUMMIT EUROPEO SULLA MOBILITA’ CICLISTICA

 

Il 7 ottobre ci sarà la prima riunione informale del Consiglio dei ministri europei dei trasporti EU ed EFTA in Lussemburgo, o come preferiamo chiamarlo: “Summit Ue sulla mobilità ciclistica “. Questo Mercoledì (7 ottobre) è un grande appuntamento per la difesa il ciclismo europeo per il quale abbiamo lavorato duramente e ne siamo entusiasti. Grazie a tutti da parte ECF

 

1. Background Informativo

La creazione di un quadro politico a livello UE per il ciclismo è stato un ambizione di lunga data di ECF, per riunire tutti i settori della politica comunitaria ed elevare il ciclismo da un sottoinsieme minore del trasporto urbano ad una modalità di trasporto riconosciuta a tutti gli effetti .

Questo vertice è il risultato di anni di attenta attività di lobbying e posizionamento del ciclismo su scala europea in modo che da avere il sostegno del Parlamento Ue, del Commissario e di abbastanza Stati membri interessati a promuovere il ciclismo a questo nuovo livello di riconosci mento.

Il titolo ufficiale del vertice Ue sul ciclismo è “in bicicletta come mezzo di trasporto”, l’ordine del giorno può essere trovato qui. ECF ha collaborato a stretto contatto con il Lussemburgo durante la relativa presidenza, dietro le quinte nala preparazione di questo incontro, e ufficialmente nel lancio della “European Mobility”.

Questa settimana vedrà la presenza del ministro dei Trasporti lussemburghese François Bausch e del commissario europeo ai trasporti Violeta Bulc. In termini politici abbiamo preparato il terreno con il lancio di “Cyclism Forum Europe”, nel novembre 2014, con contatti regolari con il Commissario Bulc e il suo team, nonché con i deputati chiave per assicurare il sostegno del Parlamento europeo per una tabella di marcia dell’UE per una ” roadmap cycling”- il nostro obiettivo finale!

Il lavoro non è stato fatto con questo vertice, ma l’impegno degli Stati membri per una strategia sul ciclismo rimuove un ostacolo importante cosicché possiamo avere la possibilità di una negoziazione efficace con la Commissione nei prossimi mesi e anni. Pertanto celebreremo questa come una pietra miliare nella storia di ECF.

 

2.Paesi partecipanti

Per i nostri obiettivi da raggiungere, il sostegno degli Stati membri è essenziale.

Siamo quindi contenti che 22 paesi saranno rappresentati o da un ministro dei Trasporti o da un segretario di Stato – un normale turn-up per una riunione informale del Consiglio vede la presenza tra i 12 – 15 paesi. 5 paesi (il 3 paesi baltici, Spagna e DK) saranno rappresentati dalla loro amministrazione, la Croazia è l’unico paese che non ha risposto fino ad ora.

 

3. “Dichiarazione del Lussemburgo”

Una “Dichiarazione del Lussemburgo” è in divenire e deve essere approvata la prossima settimana dal Consiglio. L’ultima bozza riconosce i vari benefici di ciclismo, invita l’UE a sviluppare una strategia ciclistica europea e ad istituire un punto di riferimento UE sulla bicicletta. Si consiglia a tutti gli Stati membri di creare un punto di riferimento nazionale sul ciclismo.

ECF ha partecipato attivamente allo sviluppo di tale dichiarazione. Ne consegue che siamo d’accordo con il documento e con i suoi contenuti e quindi siamo confidenti  che sarà approvato la prossima settimana. Il nostro status di partner certificati, per lo sviluppo della dichiarazione è stata incredibilmente prezioso così non abbiamo potuto condividerne i contenuti pubblicamente; resterà un documento riservato fino a quando non verrà adottato. Come per ogni documento politico, possono verificarsi cambiamenti dell’ultimo minuto nell contenuto e nella dichiarazione nel suo complesso. Per questo motivo chiediamo di non divulgare i contenuti della dichiarazione fino a quando non sarà resa pubblica dalla Presidenza lussemburghese!

 

4. ECF messaggi chiave

Il Segretario Generale ECF, Bernhard Ensink, parlerà alla riunione del Consiglio. Messaggio chiave di ECF che useremo durante la manifestazione e attraverso tutte le nostre comunicazioni è  *Andare in pici paga” in molti modi:

  • 50 milioni di europei utilizzano la bicicletta tutti i giorni come modo accessibile di trasporto;
  • Il ciclismo affronta le molte sfide che il settore europeo dei trasporti deve affrontare, tra cui la sua congestione, la salute, la decarbonizzazione dei trasporti;
  • La bicicletta è il miglior investimento per le politiche dei trasporti e già crea 650.000 posti di lavoro;
  • Non è solo una storia di successo olandese o danese, vediamo molti sviluppi di successo in tutto il continente;
  • Diamo il benvenuto alla proposta di una strategia comunitaria per il ciclismo: Possiamo vedere l’impatto che verrà raggiunto quando il commissario europeo per i Trasporti e la Commissione europea, con le sue 15 Direzioni collaborerano con i 28 Stati membri e i 4 paesi dell’EFTA. ECF desidera sostenere questa collaborazione e il coordinamento delle politiche e delle risorse al fine di raddoppiare il ciclismo in Europa

Il testo integrale del discorso di Bernhard è riportato in fondo a questa email.

 

5. Cosa si può fare?

  • Contattare il ministro dei Trasporti e chiedergli di sostenere la “Dichiarazione del Lussemburgo” in occasione della riunione del Consiglio;
  • Pubblicare i messaggi chiave ECF nei comunicati stampa;
  • Condividere e festeggiare, come parte del movimento europeo, il raggiungimento di questo importante traguardo per l’intera comunitàciclistica europea
  • Seguire ECF su Twitter e retweettarci; inviare i propri tweet. L’account ufficiale Twitter della Presidenza UE è @eu2015lu

ECF tiene particolarmente a questo evento di alto livello. Insieme crediamo che stiamo facendo buoni progressi nel consolidamento della bicicletta come mezzo di trasporto in tutta Europa, questo traguardo dovrebbe essere qualcosa che  tutti noi potremo utilizzare nei prossimi mesi e anni

 

 

MESSAGGI CHIAVE: Discorso del Segretario Generale di ECF

 

Grazie, frase introduttiva, ecc – finalizzata a seconda del contesto.

 

Potrebbe essere necessario precisare “chi siamo”. Come leader della comunità ciclistica europea ECF e le nostre organizzazioni nazionali membri conoscono le sfide del trasporto odierne affrontate dall’UE, gli Stati membri e le autorità locali. Quello che dobbiamo sottolineare oggi è il ruolo del ciclismo nell’affrontare queste grandi sfide politiche – lo sviluppo economico, la congestione del traffico, la salute e la decarbonizzazione dei trasporti.

 

Ciclismo non è solo trasporto locale: si tratta di una potenza economica, come i colleghi del Regno Unito hanno calcolato, il ciclismo dà il miglior ritorno sugli investimenti di qualsiasi altra modalità di trasporto. 50 milioni di cittadini UE vanno in bici ogni giorno. L’economia europea della bicicletta è un valore di oltre € 200 miliardi di euro all’anno e 650.000 posti di lavoro, più grande di industrie tradizionali come miniere o cave. Abbiamo un settore industriale leader nel mondo per l’innovazione e le nuove tecnologie

 

  • Il Public Bike Share è la maggiore tra le nuove infrastrutture di trasporto in tutto il mondo, ha sperimentato la crescita più rapida di qualsiasi altra modalità di trasporto nella storia del pianeta. Sistemi di condivisione Bici sono ora installati in oltre 400 città europee – un successo europeo.
  • Le E-bike sono il numero uno dei veicoli nella E-mobility – ci sono 2 milioni di e-bike su strada nella sola Germania – e le imprese europee ne sono leader.
  • L’industria del turismo vuole e ha bisogno ciclisti, soprattutto nelle zone rurali che hanno poche altre alternative. 70 mila chilometri di piste ciclabili Eurovelo internazionali sono aperte per le imprese, in tutta Europa.

 

Il Ciclismo offre posti di lavoro “green”, sostenibili e destinati a crescere, oltre il milione. Non c’è modo migliore per portare una crescita sostenibile che attraverso il ciclismo.

 

Accogliamo con favore la proposta di una strategia dell’UE per il ciclismo. Siamo in grado di vedere l’impatto che verrà raggiunto quando il commissario europeo per i Trasporti e la Commissione europea, con 15 Direzioni collaboreranno con i 28 stati membri. ECF sostiene questa collaborazione e il coordinamento delle politiche e delle risorse per raddoppiare il numero di bici in Europa.

 

Il valore aggiunto di una strategia dell’Unione europea per la bicicletta coordinata con le strategie nazionali è che si possono collegare le politiche e i finanziamenti provenienti da più fonti per ottenere rendimenti impressionanti. Lavora con noi e con le istituzioni dell’UE per utilizzare i fondi nazionali dell’UE strategicamente – Se l’Ungheria, la Spagna, Polonia e Francia possono sbloccare oltre 200 milioni di € dal bilancio comunitario per il ciclismo – si potrebbe e dovrebbe spendere il 10% del proprio stanziamento dell’UE. Questo va a soommarsi al budget per il trasporto; inoltre vanno detratte le risorse per la creazione del lavoro, per la salute e le azion per il clima. Si può Includere il ciclismo nelle strategie di città SMART e nella decarbonizzazione della mobilità. Stati membri spendono più di € 54 miliardi per sostenere e sovvenzionare le auto aziendali – quando si forma una strategia di decarbonizzazione è bene sapere che ne sarebbe bastato il 10% per raggiungere un risultato analogo con la promozione del ciclismo e con enormi ritorni pubblici.

 

C’è un potenziale ovunque in Europa, questo non è solo una storia di successo olandese e danese, ogni stato ha le opportunità e le azioni per liberare gli investimenti e condividerli con i partner nell’ambito di un approccio a livello UE. .

  • Il  Belgio sostiene i ciclisti con 22 centesimi per chilometro dati ai datori di lavoro per sostenere il ciclismo dei dipendenti
  • La Francia è il più grande ciclo di mercato del mondo, ma è anche leader nelle prassi per lo sviluppo dell’economia cicloturistica in tutta la regione mediterranea.
  • Nuove fabbriche di bici e ricambi stanno aprendo in Spagna, Portogallo e Romania come produzioni che ritornano dall’Asia
  • Città come Lubiana stanno vincendo premi europei per la promozione della bicicletta mentre Malta, Romania e Croazia lavorano con noi su grandi campagne promozionali nell’UE

 

Siamo orgogliosi che il ciclismo rappresenti una storia europea di successo che ha profondamente cambiato il mondo da quando è stato inventato oltre 100 anni fa, così ci auguriamo di poter affrontare le nostre sfide attuali, grazie ad una delle risorse più potenti per il bene della nostra società. Non vedo l’ora di lavorare con voi, la Commissione e i nostri colleghi parlamentari per mettere a frutto tutto quello che il ciclismo può fare per l’Europa.

 

 

Ordine  del giorno del summit

 

Le foto del summit