Ricerca sui soci Fiab del Veneto. Perchè vanno in bici?
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“Indagine conoscitiva sui fattori stimolanti l'uso della bicicletta negli associati FIAB Veneto per la pianificazione di un progetto di comunità.”

 

Sono Alberto, ragazzo neo-laureato, più precisamente un Assistente Sanitario (professionista della prevenzione, promozione ed educazione alla salute) e ciò che vi presento è una breve descrizione della mia tesi di laurea.

 

Ho deciso di prediligere il tema dell’utilizzo della bicicletta poiché, in primo luogo, è una delle mie passioni più grandi. In secondo luogo, ho notato che, all’interno dell’ambito della promozione all’attività fisica, gli studi effettuati il più delle volte sviluppano progetti e temi riguardanti “Gruppi cammino” e il “camminare”. Parimenti le iniziative preventive presenti sul territorio nazionale privilegiano lo sviluppo di progetti a sostegno dello “spostarsi a piedi” sia negli adulti e anziani (gruppi di cammino), sia nei bambini (pedibus); minore diffusione hanno le progettualità volte all’incremento dell’uso della bicicletta.

 

La mia domanda è questa: qual è la relazione tra i fattori psicosociali che influenzano l’uso della bicicletta? Quali sono le possibili strategie dirette a implementare e favorire l’uso della bicicletta?

L’indagine ha voluto evidenziare le motivazioni, fattori stimolanti e fattori abilitanti che spingono i ciclisti veneti associati alla FIAB ad utilizzare tale mezzo, al fine di diffondere questa buona pratica tra tutti i cittadini, in linea con gli obiettivi che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito in rapporto alle principali problematiche di salute.

 

L’analisi è stata possibile grazie alla somministrazione di un questionario online, recapitato tramite e-mail a tutti gli associati iscritti in una delle sedi venete; anche tu hai ricevuto il mio questionario nel mese di giugno?

 

Gli associati FIAB analizzati sono inclini all’utilizzo della bicicletta senza limiti di anni: il 53% ha un’età compresa tra i 50 e i 64 anni e il 12,5% ha un’età compresa tra i 65 e gli 80 anni. Paradossalmente, i giovani-adulti utilizzano meno la bicicletta rispetto ai propri nonni e genitori ed è parso opportuno intervenire su questa tematica. All’interno di questo campione troviamo più uomini rispetto alle donne; inoltre, il 95% non fuma e la bicicletta viene utilizzata principalmente per mantenere lo stato di salute, ridurre lo stress e contrastare la sedentarietà.

 

La bicicletta si dimostra essere un ottimo mezzo, concreto e quotidiano, per combattere la sedentarietà ed è un’attività adatta a persone di ogni età, dai bambini, nei quali favorisce lo sviluppo armonico, fino agli anziani, dei quali salvaguarda l’autonomia funzionale aiutando a prevenire le malattie dell’invecchiamento.

L’indagine ha permesso di individuare alcuni ambiti in cui agire per stimolare l’empowerment di comunità, quali le associazioni ciclistiche, le amministrazioni comunali e portatori di interesse territoriali.

Mi auguro che politiche e metodologie per la promozione dell’utilizzo della bicicletta possano essere diffuse e che la trasformazione da idea ad azione e da progetto a processo avvenga presto.

 

Concludo riportando la risposta di un appassionato ciclista alla richiesta di elencare i possibili ostacoli all’utilizzo delle due ruote:

 

“Gli unici ostacoli all’utilizzo della bicicletta sono quelli mentali.”

 

Alberto Lovat

 

TESI DI LAUREA  (PDF)