ValdarnoInBici: più saremo a pedalare, più lontano andremo…
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Finalmente si è costituita l’associazione culturale ValdarnoInBici, che aderisce la FIAB e proseguirà il lavoro iniziato circa due anni fa da FiglineInBici, la sezione locale di FIAB FirenzeInBici.

 

La sezione FiglineInBici, era nata in un torrido pomeriggio del Luglio 2011, quando un esiguo numero di cittadini figlinesi aveva deciso di iniziare a unire le persone che avevano a cuore un diverso modo di concepire la mobilità. L’idea è sbocciata dopo aver avuto i primi contatti con FirenzeInBici e con la FIAB, rappresentata da Valerio Parigi che si è reso subito disponibile ad offrire qualche valido suggerimento per avviare il lavoro del gruppo che in pochi mesi è cresciuto e ha cominciato a raccogliere le voci dei tanti ciclisti urbani del paese.

 

Nel giro di meno di due anni FiglineInbici ha coinvolto tantissime persone durante i suoi eventi sempre molto partecipati: almeno 200 persone hanno pedalato con noi ogni anno durante le due edizioni di Bimbimbici e per la pedalata del Comune Unico Figline-Incisa; tante altre hanno accolto con favore le iniziative più tecniche in cui abbiamo proposto momenti di scambio con politici e amministratori, attivando un vero e proprio Tavolo Tecnico Comunale sulla mobilità in cui FiglineInBici è stata sempre rappresentata dai tecnici competenti che ha al suo interno. Altre ancora hanno dato il loro contributo anche solo contattando l’associazione per segnalazioni e critiche costruttive che FiglineInBici ha portato ai diretti interessati.

 

Inoltre è riuscita ad unire quasi 40 soci che diventeranno il fulcro delle nuove attività di ValdarnoInBici, che già al momento dell’assemblea costitutiva ha quasi raggiunto numericamente la vecchia sezione.

 

Durante l’impegno di questi anni FiglineInBici, con il grande supporto dell’associazione madre FirenzeInBici (che ringraziamo vivamente per averci sostenuto), ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile rivolta ai cittadini e agli amministratori di Figline e Incisa, avviando contatti anche con i cittadini e con qualche amministratore degli altri Comuni del Valdarno. Da qui è nata l’idea di allargare la presenza FIAB anche fuori dal territorio comunale, anche perché il Valdarno per sua conformazione e urbanizzazione, è ormai da considerare un’unica entità territoriale con una sua identità ben precisa, in cui ha poco senso parlare di limiti comunali e provinciali.

 

Per questo motivo la nascente associazione ha deciso di chiamarsi ValdarnoInBici e prenderà l’impegno di divulgare le attività e le tematiche sulla mobilità ciclabile a tutta la “terra di mezzo” tra Arezzo e Firenze dove operano da anni due realtà FIAB molto attive.

L’obiettivo di ValdarnoInBici è far crescere il numero di persone che si muovono in bicicletta nell’area valdarnese, sia negli spostamenti quotidiani, sia cercando di incrementare lo sviluppo del cicloturismo in un territorio bello e suggestivo come il Valdarno, mettendo in atto tutte quelle azioni che potranno garantire la sicurezza di chi pedala e favorendo anche l’intermodalità tra bicicletta e treno, ad oggi uno dei mezzi più utilizzati dai pendolari che lavorano nei vicini capoluoghi e dai turisti che visitano le nostre zone.

Nell’arco dell’assemblea costitutiva di ValdarnoInBici è stato nominato il primo Consiglio Direttivo di ValdarnoInBici, il cui Presidente è Christian De Lorenzo, ex consigliere di FirenzeInBici. Per ora i consiglieri sono quasi tutti dell’area Figlinese, anche se non manca un rappresentante di Castelfranco di Sopra; la speranza del breve termine è quella di coinvolgere anche soci attivi negli altri comuni del Valdarno, in modo da avere dei contati locali che possano operare nel proprio paese di origine e sviluppare al meglio alcune proposte sul territorio dove pedalano quotidianamente. E che ci aiuteranno a segnalare eventuali problematiche sulla mobilità da riportare con forza agli amministratori.

 

Il cammino sarà lungo, ma chi va in bicicletta ogni giorno sa benissimo che pedalata dopo pedalata, senza avere fretta, si può arrivare ovunque. E più saremo a pedalare, più lontano andremo. …perché come ci piace ripetere “Il ValdarnoInBici, si può fare!”.