Grazie Volvo per tutto quello spray ma, per favore, limita la velocità!
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La Volvo, nota casa automobilistica svedese, ha lanciato un prodotto innovativo: uno spray per rendere più visibili i ciclisti in strada ed evitare così incidenti (vedi notizia su Lifegate).

 

Questa iniziativa però ha suscitato in tutta Europa reazioni di perplessità da parte delle associazioni dei ciclisti e da parte dei ciclisti urbani stessi, come riporta l’Ecf in facebook. A qualcuno è piaciuta, ma molti invece l’hanno commentata pesantemente, accusando la Volvo di allinearsi con la solita obsoleta filosofia per cui “la sicurezza dei ciclisti dipende dai ciclisti stessi” e non dalla velocità delle auto, dalla mancata realizzazione di infrastrutture per la sicurezza dei ciclisti, ecc.

 

Colville-Andersen, danese e noto “guru” del cicloattivismo con il suo famosissimo blog Copenhagenize.com, ha  affermato che se  la miracolosa “Life Paint” Volvo è veramente utile per prevenire incidenti, allora la Volvo dovrebbe applicarla a tutti i suoi veicoli, lanciando una provocatoria petizione. In fondo sono i veicoli a motore che provocano la maggior parte di incidenti stradali. Le auto scure sono poco visibili di notte e al crepuscolo, soprattutto se il guidatore dimentica di accendere le luci. La petizione qui. Qui altre informazioni sulla “Life Paint” e sulle sue caratteristiche di trovata pubblicitaria.

 

 

Giulietta Pagliaccio, presidente della FIAB, ha preferito invece scrivere direttamente alla Volvo Italia, proponendo alla casa automobilistica svedese un approccio più concreto e veramente efficace per la sicurezza dei ciclisti (e non solo).

Infatti se FIAB, a scopo precauzionale, è sicuramente favorevole ad una maggiore visibilità notturna dei ciclisti, tuttavia rifiuta l’idea che la sicurezza dipenda da questo ben sapendo che il problema principale è soprattutto la velocità degli autoveicoli (oltre alla mancanza di infrastrutture ciclistiche e di moderazione del traffico).

Si chiede pertanto alla Volvo, come costruttore di auto, se davvero crede nella sicurezza, di appoggiare l’idea di installare nei veicoli un dispositivo automatico di controllo della velocità (ISA).

 

Gentili Signori, 

 

leggiamo di un vostro prodotto innovativo, uno spray per rendere più visibili i ciclisti in strada ed evitare così incidenti.

Ci sembra una lodevole iniziativa da parte di una famosa casa automobilistica che dimostra attenzione ai temi della sicurezza di tutti gli utenti della strada.

 

Tuttavia, il primo elemento di sicurezza in città, dove accade la maggior parte degli incidenti letali, è il rispetto dei limiti di velocità ed è per questo che FIAB, insieme a molti altri soggetti, sta chiedendo che venga reso obbligatorio il dispositivo  ISA (Intelligent Speed Adaptation): un filo tra il navigatore satellitare e l’apparato elettronico di controllo del motore per fare in modo che l’automobile rispetti sempre i limiti di velocità, eliminando la maggiore causa degli incidenti gravi.

 

I dettagli di questa campagna li trovate qui www.unfilodisicurezza.it e sarebbe veramente di grande impatto anche mediatico se una casa automobilistica come la vostra aderisse a questa campagna lavorando sulle proprie auto per attivare questo dispositivo.

Questo sì sarebbe di grande utilità per tutti gli utenti della strada, a partire dallo stesso automobilista fino al pedone.

 

Noi siamo a vostra disposizione anche per un confronto a tutto campo sul tema della sicurezza sulle nostre strade e vi invito ai prossimi Stati Generali della mobilità nuova che si terranno a Bologna nei giorni 10, 11 e 12 aprile 2015 (qui i dettagli): in quella sede come FIAB presenteremo il Quaderno tecnico del nostro Centro Studi Gallimbeni  “Sicurezza stradale e mobilità dell’utenza non motorizzata”. 

 

Ringrazio per l’attenzione e spero ci possano essere occasioni di confronto sul tema della sicurezza sulle strade.

 

Giulietta Pagliaccio
Presidente FIAB Onlus