Oggi, giovedì 20 novembre, è il World Children’s Day, la Giornata mondiale dei bambini istituita dall’UNICEF. In questo giorno, nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato un testo che vuole ribadire l’importanza di tutelare i bambini, ovunque essi si trovino e in qualsiasi condizione vivano.
FIAB da sempre si batte per un accesso universale alla mobilità ciclistica e per il diritto a città sicure e vivibili. “Ogni bambino ha il diritto di vivere in pace, salute e sicurezza. Oggi e ogni giorno, proteggiamo e sosteniamo i bambini mentre contribuiscono in modo significativo a rendere il nostro mondo un posto migliore, più luminoso, e più pacifico per tutti”, ha dichiarato il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

FIAB e l’impegno per il diritto alla mobilità dei bambini
Purtroppo le guerre in giro per il mondo ci ricordano ogni giorno di quante tragedia coinvolgano i bambini, esposti a violenze e orrori indicibili. Ed è proprio per questo che ricorrenze simili non sono mai simboliche: assumono un significato urgente perché dobbiamo occuparci di tutti i bambini.
In questa giornata ricordiamo l’impegno che la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha preso nel 2023 quando ha firmato con UNICEF Italia l’accordo di collaborazione per promuovere i diritti dell’infanzia legati al tema della salute e della sostenibilità ambientale. Dal bike to school alle iniziative a favore delle strade scolastiche e per le città 30, FIAB è su più fronti per garantire che i diritti di tutti i bambini vengano tutelati.
Chiara Ricci, direttrice dell’Ufficio Sostenibilità e Climate Change di UNICEF Italia, ha dichiarato: “L’attività fisica e lo Sport sono fondamentali per il benessere fisico e mentale di bambine, bambini e adolescenti, uno strumento di crescita sana, inclusione e rispetto reciproco, come ci ricorda la Convenzione dei diritti dell’Infanzia, della quale ricorre l’anniversario, al suo articolo 31. E questi sono gli obiettivi comuni scaturiti dalla collaborazione tra UNICEF e FIAB. L’uso della bicicletta, l’attenzione verso un ambiente sano ed il rispetto e la promozione dei diritti dell’infanzia sono al centro delle attività che abbiamo intrapreso in maniera congiunta e ci ricordano la responsabilità di noi adulti nel far sì che questi diritti vengano rispettati”.

Bimbimbici, 25 anni di impegno per il futuro
Sappiamo oggi quanto i diritti dell’infanzia non vengono rispettati nelle città, dove alle famiglie e ai minori non sempre vengono riconosciuti il diritto allo spazio pubblico, il diritto al verde e alla presenza di infrastrutture che incentivano la mobilità attiva. FIAB, da molti anni, grazie Bimbimbici – che nel 2026 festeggerà 25 anni – trasforma le città con pedalate che mostrano quanto sarebbe bello vivere in un comune a misura di bambino, dove pedalare non comporta rischi. E tutto l’anno grazie ai progetti con le scuole si porta avanti una campagna di sensibilizzazione su temi come il bike to school e in generale l’autonomia negli spostamenti quotidiani a piedi o in bici.
Quest’anno FIAB insieme a Unicef Italia e al CNR ISSIRFA/Istituto di Studi sui Sistemi Regionali, Federali e sulle Autonomie ha lanciato la nuova pubblicazione “A ruote libere- Partiamo dalla scuola e andiamoci in bici”. Si è trattato della prima indagine sull’uso della bicicletta come mezzo di mobilità nel tragitto casa – scuola, nonché della prima collaborazione per la promozione della bicicletta nella quotidianità per un futuro sostenibile.
Nel World Children’s Day il messaggio che è importante veicolare è che ogni bambino merita il diritto alla mobilità, così come al gioco e alla salute. E se i decisori politici a tutti i livelli vogliono davvero occuparsi del loro benessere allora dovrebbero investire di più in sicurezza stradale, nel creare un network di ciclabili adatte agli spostamenti e all’indipendenza dei più piccoli, che proprio in sella iniziano a vivere i primi momenti di autonomia.

Autonomia e crescita: quanto si impara pedalando
Il consigliere nazionale FIAB dell’area Scuola Davide Paltrinieri ha dichiarato: “I bambini e le bambine che si muovono da soli a piedi o in bicicletta – questo è provato – sono generalmente più sani dal punto di vista fisico, perché fanno movimento. Quelli che vanno a scuola in autonomia mostrano anche maggiore capacità di concentrazione durante le lezioni. Noi adulti abbiamo la responsabilità di creare spazi urbani pensati a partire da loro, come le strade scolastiche e le strade in gioco e un sistema educativo che ridia ai bambini gli strumenti e la fiducia necessari perché possano tornare a muoversi e giocare in autonomia nello spazio pubblico”.
Tiziana Sforza, consigliera nazionale Fiab dell’area Scuola, ha aggiunto: «Andare a scuola a piedi o in bicicletta non è solo una scelta ecologica, ma un’esperienza educativa che aiuta bambini e bambine a crescere più autonomi, sicuri e consapevoli. Ogni pedalata o passo verso la scuola è un piccolo esercizio di libertà, di responsabilità e di appartenenza alla comunità. Ma perché ciò sia possibile, la città deve tornare a essere un luogo amico, dove muoversi non comporti rischi. Rendere le strade più sicure significa restituire ai più piccoli il diritto di esplorare, incontrarsi e vivere lo spazio urbano in modo libero e sostenibile. FIAB lavora ogni giorno per questo: perché la mobilità attiva non sia un privilegio di pochi, ma un diritto di tutti i bambini e le bambine».
