Nasce la World Cycling Alliance: la spinta di Ecf e Fiab per l’associazione globale della mobilità ciclistica

Nasce la World Cycling Alliance: la spinta di Ecf e Fiab per l’associazione globale della mobilità ciclistica

Condividi!

È stata ufficializzata la fondazione della World Cycling Alliance, l’associazione sviluppatasi in seno all’European Cyclists’ Federation (Ecf) che punta a unire tutte le forze mondiali bike friendly per fare network e massa critica. Il nuovo attore vuole così avere voce in capitolo sui grandi temi globali, dai cambiamenti climatici alle città del futuro dove la mobilità attiva dovrà essere protagonista. «La World Cycling Alliance è uno spin-off di Ecf – spiega il vicepresidente Fiab e vicepresidente Ecf Alessandro Tursi – e poiché Ecf è costituita da associazioni di vari Paesi, tra cui la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che è una delle più grandi,  è merito anche di Fiab e di tutte le associazioni attive se è nata questa nuova organizzazione».

Crescendo all’interno dell’European Cyclists’ Federation, la World Cycling Alliance diventa ufficialmente un attore autonomo all’interno del panorama delle organizzazioni non governative. «La presidenza della WCA spetta infatti a Ecf che ha incaricato per questo prestigioso e delicato ruolo Raluca Fiser, membro del Board di Ecf», aggiunge il vicepresidente Tursi che sottolinea l’importanza e il ruolo giocato da associazioni come Fiab nel raggiungimento di questo storico traguardo. «È fondamentale capire che è grazie all’attivismo locale, ai tesseramenti e alle nostre battaglie per città amiche della bicicletta se la WCA oggi è realtà».

Tra gli obiettivi della WCA compaiono infatti gli stessi scelti da Fiab, come i Sustainable Development Goals che le Nazioni Unite intendono ottenere entro il 2030. Città sostenibili, salute, lotta ai cambiamenti climatici e ecosostenibilità sono traguardi condivisi a livello internazionale da quelle realtà convinte del contributo che la mobilità attiva potrebbe garantire. «La nostra missione è promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto – ha detto la presidente della WCA Fiser – e vogliamo anche diffondere la consapevolezza del fatto che la bici è un mezzo inclusivo e in grado di trasformare la vita delle persone perché favorisce l’accesso all’istruzione, al lavoro e all’assistenza sanitaria».