Il 2019 รจ l’anno del turismo lento. E la bicicletta deve essere la protagonista

Il 2019 รจ l’anno del turismo lento. E la bicicletta deve essere la protagonista

Condividi!

Se il 2016 รจ stato l’Anno nazionale dei cammini, il 2017 dei borghi e il 2018 del cibo italiano,ย il 2019 รจ l’anno del turismo lento.ย Lo annunciava, il 4 novembre 2017, l’allora ministro Franceschini, sul sito del Ministero per i Beni e le Attivitร  Culturali, che all’epoca si occupava anche di Turismo, in occasione della presentazione dellโ€™Atlante digitale dei cammini, il portale del Mibact dedicato a chi vuole viaggiare in Italia a passo lento.

“Il 2019 Anno del turismo lento sarร  un ulteriore modo – aggiungeva il ministro Franceschini – per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici a alta panoramicitร , agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile – concludeva Franceschini – รจ una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalitร  che fanno del nostro Paese un luogo unico: un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico, e lungo un arco di secoli di civiltร . Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo per i prossimi anniโ€.

Il 2019 รจ arrivato, ed ora di Turismo si occupa il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali che assume anche la denominazione “e del Turismo”, in virtรน della Legge n. 97 del 09/08/2018, che ha trasferito le relative competenze dal Ministero per i Beni e le attivitร  Culturali, ma, per ora, sul sito ufficiale del Mipaaft non si trova nulla in merito.ย Attendiamo novitร , ricordando che l’utilizzo della bicicletta, insieme all’andare a piedi, รจ elemento fondamentale del turismo lento, turismo dove, per lentezza, non si intende solo la velocitร  di spostamento ma anche, e soprattutto, il tempo di godimento dell’esperienza turistica, tesa a privilegiare la conoscenza dei luoghi, della loro storia, dei loro abitanti, degli usi e dei costumi, delle tradizioni, del cibo… insomma un turismo fatto di esperienze, che rimangono, e che portano il viaggiatore a ritornare, sentendosi non ospite ma parte attiva del territorio che visita.

Negli anni passati, per sviluppare il turismo in bicicletta, molto รจ stato fatto, ma non basta. L’inizio della costituzione della “Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche”, sulla base della rete ciclistica nazionale BicItalia, ideata da FIAB; l’approvazione della Legge 11 gennaio 2018, n. 2, contenente “Disposizioni per lo sviluppo della mobilitร  in bicicletta e realizzazione della rete nazionale di percorribilitร  ciclistica”, che ha fatto seguito a numerose leggi regionali in materia; il finanziamento di molti tratti di percorsi ciclabili.ย Ma รจ solo un inizio, che deve portare l’Italia a dotarsi di una estesa rete di percorsi ciclabili, sia a fini turistici che di mobilitร  giornaliera, valorizzando territori, paesaggi, aree protette e luoghi di storia e di cultura, utilizzando anche quell’immenso patrimonio costituito dalla fitta rete di percorsi rurali, a bassissimo traffico veicolare, giร  esistente, che potrebbe essere reso immediatamente fruibile per il turismo lento anche solo adottando apposita segnaletica e facendo attenzione alla manutenzione del fondo stradale.

In sintesi ci aspetta un 2019 ricco di aspettative. La FIAB รจ pronta; aspettiamo che, come per ogni viaggio, si faccia il primo passo (o si dia il primo colpo di pedale).