Più di 30 Associazioni dei familiari vittime sulla strada e per la mobilità attiva, tra cui FIAB, replicano al Ministro dei Trasporti e chiedono meno parole al vento e più politiche incisive per la sicurezza sulle strade.
Di seguito riportiamo il testo completo del comunicato stampa firmato da numerose associazioni, in cui in particolare si dà sostegno al fact checking di ASAPS Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale e Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus in seguito alle dichiarazioni fuorvianti del Ministro su una presunta riduzione del 25% della mortalità stradale dopo sole due settimane dall’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada. Pur essendo presto per
qualunque valutazione, sui dati di mortalità stradale non si gioca ed è grave usare
evidenze parziali per comodità politica.
La protesta delle associazioni: “Dati incompleti utilizzati dal Ministro Salvini”
La replica del Ministro è peggiore del buco, poiché dimostra di usare dati incompleti
spacciandoli per generali, facendo quindi disinformazione, o, anche peggio, di non
conoscere come vengono raccolti i dati sull’incidentalità stradale.
Appare fuori luogo l’accusa di svilire l’opera delle Forze dell’Ordine, quando da tempo si
chiedono maggiori controlli e soprattutto maggiori risorse, negate dalle politiche di governo
nonostante le note carenze di organico.
Non solo, il MIT ha usato verso chi ha svolto un necessario lavoro di verifica da fonti
pubbliche, un approccio al limite dell’intimidatorio, lamentandone l’ufficiosità e richiamando
ad approfondimenti legali non meglio definiti.
Sicurezza stradale: la mancanza di responsabilità delle istituzioni
I dati sono necessari per avere contezza di un fenomeno grave che conta 3000 vittime e
200.000 feriti l’anno; e se si vogliono realmente misurare gli effetti delle politiche in essere.
L’attuale situazione mostra invece l’incapacità di ben due Ministeri, Interni e Trasporti, di
fornire dati attendibili, completi, pubblici e aggiornati su scontri stradali e vittime.
Mostra inoltre assenza di responsabilità nelle comunicazioni da parte dei membri delle
istituzioni che hanno il dovere di fornire informazioni accurate e non di trarre conclusioni
affrettate, parziali e strumentali.
Dal Ministero, le vittime sulla strada vengono non solo ignorate e strumentalizzate, ma
anche nascoste sotto il tappeto.
“Il Mit riveda le posizione obsolete e dannose della riforma del Codice della Strada”
La riforma del Codice della Strada ha perso un’occasione per dare all’Italia politiche reali
sulla sicurezza stradale e ha ignorato tutte le richieste delle Associazioni delle Vittime
sulla strada ascoltate in audizione alla Camera e in Senato. Le stesse Vittime che il
Ministro usa strumentalmente nelle sue dichiarazioni.
Le dichiarazioni politiche sono in contraddizione con la realtà dei fatti: dal Ministero
sono arrivati tagli per centinaia di milioni di euro alla sicurezza stradale e alle
infrastrutture di mobilità attiva e trasporto pubblico; e i decreti ministeriali contro Città30 e
autovelox hanno reso ancora più difficile in Italia salvare vite, soprattutto in ambito
urbano, dove muoiono i tre quarti delle vittime totali.
Esortiamo il Ministero dei Trasporti a rivedere le posizioni obsolete dell’intera riforma
del Codice della Strada, che affossano la prevenzione e la mobilità attiva. Si aggiorni e
lavori per una riscrittura, ancora aperta dalla delega al Governo, e per rivedere i decreti,
intervenendo sulla velocità, grande assente e maggiore responsabile dei morti.
Saremo felici quando vedremo ridursi la mortalità anche in Italia, come avviene già in altri Paesi
con ben altre politiche e approcci al problema.
Le Associazioni (lista in aggiornamento)
- FIAB Onlus
- Movimento Diritti dei Pedoni APS
- Fondazione Michele Scarponi Ets
- Legambiente Onlus
- Clean Cities Campaign
- Bike4City
- Rete Vivinstrada
- Genitori ECOattivi
- Odissea Quotidiana
- Hub.MAT APS
- Salvaiciclisti Roma
- Modena30
- Pesaro30
- Pescara30
- Napoli30
- Sai che puoi? APS
- Ciclomobilisti
- CUB Ciclisti Urbani Baresi
- AIFVS Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada APS
- Fondazione Luigi Guccione Ente Morale
- Marco Pietrobono Onlus
- Angeli Sconosciuti – no profit
- AdQ Collina della Pace ODV
- Insieme per Fabrizio APS
- ACRSD Davide Marasco
- Alina Art Foundation
- Associazione Dorothy Dream
- Fondazione Matteo Ciappi
- Fondazione Claudio Ciai
- Associazione Massimo Massimi
- Associazione Manuel Biagiola
- Associazione Sonia Tosi ODV
- Associazione Antonio nel cuore
- Associazione Andrea Nardini APS
- Associazione Per le Strade della Vita
- Rose Bianche sull’Asfalto