di Giuseppe Dimunno, Coordinatore FIAB Apulo Lucano
Emiliano “sindaco di Puglia” chiama a raccolta i governatori del Sud il 18 settembre in Fiera del Levante a Bari, praticamente in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità.
Fra i temi caldi l’opposizione allo Sblocca Italia, ma anche il Piano Renzi per il Sud… Nel quale non c’è traccia di Bicitalia. #sbloccabicitalia
“Settembre, andiamo. È tempo di migrare”. Ogni anno dopo Ferragosto un fiume frettoloso di milioni di vacanzieri fa ritorno dalle loro transumanze estive al Sud, ed ogni anno si riscopre la stessa totale inadeguatezza delle rete stradale e ferroviaria: il classico esempio è la Salerno-Reggio Calabria, ma anche raggiungere in treno la Capitale dalla Puglia è diventato negli ultimi anni un’impresa.
Quest’anno al ritorno dalle vacanze la classe politica ha trovato un impegno improvviso sopraggiunto ad agosto e che il Governo Renzi ha annunciato di voler sbrigare entro fine settembre, prima della legge di stabilità. Si tratta del «masterplan» per il Sud. Nessuno ancora sa bene in che cosa consista. Se esso contenga nuove iniziative di natura infrastrutturale e fiscale piuttosto che opere invero già programmate da tempo e da realizzarsi a prescindere (l’alta capacità/alta velocità, il sistema portuale jonico, la riconversione di Taranto), poiché strutturali per il Sistema-Paese; se esso sia da finanziare direttamente con risorse statali oppure con eventuali fondi europei: questo avrebbe dovuto anticiparlo Renzi al consueto discorso inaugurale della Fiera del Levante a Bari, ma alla fine ha optato per essere presente a New York per la gran finale US OPEN di tennis fra una brindisina ed una tarantina.
Ciò che è certo che il Piano Renzi per il Sud è tutt’altro che un pacchetto già pronto. Anche per questo il “sindaco di Puglia” Michele Emiliano avrebbe dato appuntamento in fiera ai governatori delle Regioni del Sud – i quali sono tutti appartenenti allo schieramento del premier, il PD -, oltre che per dire no ai decreti attuativi dello Sblocca Italia. Il mantra è: basta piagnistei, fuori le proposte.
Ma servono innanzitutto modelli nuovi che sappiano ripensare le vocazioni territoriali del Mezzogiorno, a maggior ragione nell’anno dell’EXPO dedicato a chi “nutre il pianeta” ed nel quale i musei del Sud hanno fatto registrare il record di presenze nonostante il loro stato di semiabbandono. In una visione del genere il cicloturismo, la cosiddetta infrastrutturazione leggera, non solo promette grandi ritorni in termini di fatturato e di esternalità positive a fronte di investimenti moderati, ma soprattutto può offrire chiavi di intepretazione diverse della crescita. E se a qualcuno sembra addirittura naturale che due ministri come Del Rio e Franceschini promuovano un’idea geograficamente circoscritta e tutta ancora da definire come Ven.To., la ciclabile lungo il Po da Torino a Venezia, invece per i sindaci e governatori del Sud sarebbe il caso che prevalesse l’interesse allo sviluppo della rete ciclabile nazionale. Al Sud non servono nuove trivelle e nuovi inceneritori, ma uno Sblocca Bicitalia. All’interno di questo grande disegno fra progetti già pronti ed attuabili nelle regioni del Centro e Sud Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta: dalla Ciclopista del Sole dal Passo del Brennero fino alle isole Sicilia e Sardegna (già oggetto di uno studio di fattibilità realizzato da FIAB per il Ministero di Infrastruttre e Trasporti oltre dieci anni fa), alla Ciclovia dei Borboni Bari-Napoli comprensiva di un’antenna per Matera, passando per la greenway dell’acquedotto che sfrutta in gran parte il percorso del canale principale dell’acquedotto pugliese da Caposele, in provincia di Avellino, al Salento.
Per altro, proprio il sindaco di Bari Antonio Decaro era stato nel 2013 da parlamentare primo firmatario della proposta di legge quadro sulla mobilità ciclistica, il cui iter parlamentare stenta a partire e che prevede tra le altre cose l’implementazione di Bicitalia quale rete nazionale di percorribilità ciclistica già prevista ed ideata da FIAB sulla base di una delibera del CIPE del 2001.
P.S.
Il rapporto 2015 dello SVIMEZ (il think tank della vecchia Cassa del Mezzogiorno) offre una fotografia impietosa del Meridione, che cresce alla metà del ritmo della Grecia. Ma il Sud ha forse anche qualcosa che non è misurabile in termini PIL, bensì di qualità della vita, su cui bisognerebbe concentrarsi di più. Recentemente la bicistaffetta FIAB 2015, per inaugurare il completamento della mappatura della Ciclovia Romea Francigena, è stata di passaggio a Matera Capitale Europea della Cultura 2019, che si propone come simbolo di tutti i Sud del Mondo fondato sui valori della prossimità e della condivisione. Che questo sia di buon auspicio!
Giuseppe Dimunno
Coordinatore FIAB Apulo Lucano
puglia.basilicata@fiab-onlus.it