Strade vietate alle bici in Basilicata. FIAB: “Chiudono migliaia di km al cicloturismo”

Strade vietate alle bici in Basilicata. FIAB: “Chiudono migliaia di km al cicloturismo”

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Hanno addirittura organizzato una raccolta firme su change.org per riaprire le strade provinciali alle biciclette. Accade in Basilicata dove FIAB Potenza ciclOstile ha reagito così all’installazione di diversi cartelli che vietano la circolazione delle biciclette lungo tracciati fondamentali per il cicloturismo. Settore su cui l’associazione locale e le altre “sorelle” sul territorio hanno puntato molto per lo sviluppo bike friendly della Regione.

«Noi siamo qui, sfruttateci!», la richiesta viene da FIAB Potenza ciclOstile che chiede alle istituzioni e alla politica della Basilicata di coinvolgere le associazioni e le realtà più competenti in fatto di mobilità ciclista e cicloturismo ai tavoli delle decisioni per trasformare quest’angolo di Sud in una Regione ciclabile. Sfida non facile: «Nella cultura meridionale – denuncia Simon Laurenzana – la bicicletta è da sempre vista come un gioco, un passatempo per i ragazzi, oppure come un mezzo prettamente sportivo. In tutti e due i casi un mezzo da usare la domenica».

La protesta di FIAB Potenza ciclOStile – pubblichiamo in allegato il documento – è dovuta al divieto di transito per cicli e motocicli su molte strade provinciali, una rete complessiva di oltre 2.500 chilometri che potrebbero esser invece aperte ai cicloturisti italiani ed europei che raggiungono il Mezzogiorno. L’idea suggerita alla politica locale è realizzare «una rete di ciclovie diffusa sul territorio regionale che faccia anche da collegamento con le regioni limitrofe». Non investimenti milionari, ma «interventi a basso costo» sulle vie già esistenti dove le macchine sono poche.

«Il Sud Italia per la ciclabilità è il nostro Far West, la nostra frontiera. Chi di noi lavora in quelle Regioni è un pioniere. È la sfida più dura, ma anche quella con la più grande possibilità di crescita». Appena eletto Presidente FIAB il 14 aprile, Alessandro Tursi si è espresso così, ricordando l’importanza delle associazioni locali FIAB in quei territori e ringraziandole per la fatica quotidiana spesa perché le cose cambino (in senso bike friendly).