La bicicletta centra gli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile

La bicicletta centra gli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile

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Il vertice delle Nazioni Unite che lo scorso 25 settembre ha adottato la nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (“Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”), contenente 17 nuovi obiettivi che subentrano ai dieci Obiettivi di sviluppo del millennio approvati nel 2.000.

La Federazione Ciclistica Europea (ECF) e l’Alleanza Mondiale dei Ciclisti (WCA) hanno promosso l’importanza della bicicletta per raggiungere i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, con particolare attenzione alle azioni per il clima.

Nasce così la pubblicazione, messa in rete a metà di novembre, dal titolo “Cycling Delivers on the Global Goals” che mette in mostra le ambizioni di 70 città di tutto il mondo di aumentare la loro quota di utilizzo della bicicletta, oltre ad evidenziare il legame tra mobilità ciclistica e 11 dei 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile. La pubblicazione fa esplicito riferimento al recente studio dell’ Institute for Transportation and Development Policy (ITDP), dal titolo A Global High Shift Cycling Scenario, mostrando come la bicicletta possa avere un impatto sostanzialmente positivo sul futuro del mondo.

Lo scenario evidenzia come l’uso della bicicletta, anche nella versione a pedalata assistita, possa agevolare, risparmiando quasi 6 trilioni di dollari (il trilione è pari a mille miliardi), nel corso dei prossimi 15 anni, il miglioramento della qualità della vita e una diminuzione del 7% delle emissioni di CO2 derivanti dai trasporti urbani.

ECF e WCA sottolineano che l’uso della bicicletta sta già producendo effetti sugli obiettivi globali in tutto il mondo, come ad esempio:

  • Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età – attraverso la promozione di attività fisica legata all’uso della bicicletta si riducono le malattie cardiache e altre ripercussioni negative dovute a stili di vita sedentari;
  • Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti – il settore della bicicletta crea più posti di lavoro in relazione agli investimenti rispetto a qualsiasi altro mezzo di trasporto;
  • Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo – l’utilizzo della bicicletta si sposa perfettamente con la diversità e la portata delle economie regionali e locali. In molte aree urbane il 50% di tutte le consegne delle merci può essere fatto in bicicletta.

Inoltre, la pubblicazione illustra le lezioni apprese dalle città che hanno applicato, con successo, politiche per la ciclabilità. Il Presidente di ECF e WC.A, Manfred Neun, ha dichiarato: “L’uso della bicicletta centra direttamente 11 dei 17 risultati. Pertanto la ciclabilità ha bisogno di investimenti e deve essere integrata in tutte le politiche, se il mondo vuole davvero realizzare gli obiettivi globali”.

Bernhard Ensink, Segretario Generale di ECF e WCA, porterà questo messaggio dell’importanza della mobilità ciclistica il 28 novembre 2015 all’iniziativa “Train to Paris” che aprirà la conferenza COP21 sui cambiamenti climatici, che si terrà nella capitale francese.

In qualità di partner del processo di Parigi, sulla mobilità e clima, ECF e WCA saranno coinvolti nelle iniziative per il Paris Process on Mobility and Climate (PPMC) – http://traintoparis.org – del 3 dicembre e il Transport Day – il ​​6 dicembre all’interno del COP21 (http://ppmc-cop21.org).