Bici+treno, Fiab scrive a FS: “Affare Alitalia non colpisca investimenti su tratte regionali”

Bici+treno, Fiab scrive a FS: “Affare Alitalia non colpisca investimenti su tratte regionali”

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Pubblichiamo la lettera aperta che la presidente Fiab Giulietta Pagliaccio ha inviato a Gianluigi Castelli, il presidente di Ferrovie dello Stato Italiane. Da sempre il tema intermodalità è fondamentale secondo le Federazione: non soltanto per i pendolari in bicicletta, ma anche per il cicloturismo. Ecco perché il possibile coinvolgimento di FS in Alitalia non dovrebbe colpire gli investimenti sulle tratte regionali. 

Gentile Presidente Castelli,

una breve presentazione: sono presidente di FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la maggiore organizzazione nazionale (oltre 18 mila soci) che si occupa di mobilità ciclistica quotidiana e per il turismo. In questi anni, come Federazione abbiamo collaborato con Trenitalia e RFI, a vari livelli, per favorire e sviluppare l’intermodalità fra treno e bicicletta (collegamenti ciclabili con le stazioni ferroviarie, strutture per la sosta delle biciclette nelle stazioni, accessibilità dei marciapiedi per il carico delle biciclette sui treni, spazi attrezzati sui treni per il trasporto delle biciclette al seguito dei ciclisti, tariffe e bigliettazione per i ciclisti).

La nostra collaborazione recentemente si è concretizzata anche in numerosi incontri, proposte e suggerimenti, da voi accolti, per la sistemazione di spazi adeguati per le biciclette sui treni di nuova generazione Pop e Rock che state realizzando. In questi giorni abbiamo letto sugli organi di stampa che il possibile coinvolgimento del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane nella società Alitalia potrebbe costringervi a rivedere il vostro piano industriale di sviluppo rispetto agli investimenti sul trasporto ferroviario regionale.

Con questa comunicazione desideriamo esprimere la nostra preoccupazione al riguardo, perché il trasporto ferroviario è un elemento essenziale nelle politiche di mobilità sostenibile e rinunciare (o ritardare) a sviluppare il servizio di trasporto ferroviario regionale rischia, specie in alcune realtà, di rendere sempre più difficile fare scelte sostenibili nei propri spostamenti quotidiani, col rischio concreto di peggiorare ulteriormente il tema della congestione da traffico veicolare delle nostre città. Inoltre, gli importanti investimenti realizzati negli ultimi anni da FSI hanno dimostrato che stazioni e treni moderni e confortevoli sono determinanti per attrarre un numero sempre maggiore di utenti.

Ci auguriamo, dunque, che il vostro impegno per sviluppare l’offerta di trasporto ferroviario, non solo nel comparto dell’Alta Velocità ma anche in quello regionale, non arretri di un passo perché le politiche per la mobilità sostenibile non possono prescindere da un efficiente trasporto su ferro.