Bicistafetta 2015. Da Benevento a Brindisi lungo Eurovelo 5

Bicistafetta 2015. Da Benevento a Brindisi lungo Eurovelo 5

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Si tiene anche quest’anno, dal 30 agosto al 5 settembre 2015, la Bicistaffetta FIAB, iniziativa istituzionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta giunta alla sua 15^ edizione.

La manifestazione si propone di promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale e di sensibilizzare lungo il percorso rappresentanti delle Istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.

Bicitalia, che si poggia prevalentemente sulla viabilità minore esistente o potenziale e sul recupero di argini di fiumi, sedimi ferroviari dismessi, strade vicinali, rappresenta uno dei progetti “forti” della FIAB.

L’edizione 2015 completa il lavoro di mappatura dell’Eurovelo 5 già oggetto delle precedenti edizioni della Bicistaffetta: come l’antica e storica Via Appia congiungeva Benevento con Brindisi, partiremo dall’Arco di Traiano della città Sannitica per raggiungere la colonna alta 19 metri della città pugliese, colonna che indicava il termine della via romana.

Il percorso individuato valorizza le emergenze paesaggistiche e monumentali ed utilizza strade asfaltate a basso traffico collegate con strade rurali a fondo naturale.

Si parte in direzione dell’Appennino Dauno: il paesaggio e l’aria di montagna sono il giusto premio al percorso in salita. In discesa si raggiunge l’Ofanto nei pressi della stazione di Rocchetta Sant’Antonio. Lo scalo, testimone del fallito tentativo di collegare con una rete ferroviaria le aree interne, un tempo vero e proprio paese dove lavoravano circa 400 persone, è oggi una stazione sull’unica linea superstite Potenza-Foggia e dove molti treni transitano senza fermarsi.

La conversione in percorso ciclo-pedonale delle linee ormai dismesse Rocchetta-Avellino e Rocchetta-Gioia del colle è un’opportunità da cogliere.

Da Rocchetta Scalo inizia una lunghissima salita che porta alle pendici del monte Vulture per quindi raggiungere Melfi, cittadina ricca di storia e monumenti; il castello svevo, il Duomo ed il Palazzo Vescovile su tutti.

Si prosegue per la città termale di Rapolla: nel centro storico spiccano la chiesa Madre e la chiesa normanna di Santa Lucia.

In discesa si raggiunge la Forra dell’Arcidiaconata da dove inizia una salita che porta in vetta al monta Stangone da dove si gode una vista magnifica sul Vulture, Venosa e l’Alta Murgia.

Si punta quindi su Venosa, stazione della Via Appia e città di Orazio, anch’essa ricca di storia dove meritano una visita il castello dei De Balzo e la chiesa della SS Trinità.

Per strade di campagna si arriva a Palazzo San Gervasio dove si trova la Pinacoteca d’Errico, una delle più grandi del Meridione.

Passato il Basentello, affluente del Bradano, si sale a Spinazzola e poi si continua per Poggiorsini: da qui la strada è panoramica con l’altopiano dell’Alta Murgia a sinistra e i monti della Basilicata a destra.

La città di Gravina, anch’essa stazione della via Appia, ci accoglierà con il suo profondo burrone o “gravina” da cui prende il nome ed il caratteristico centro storico ricco di monumenti.

Percorrendo strade di campagna si raggiunge una strada di argine del torrente Gravina di Matera e seguendola si raggiunge la città dei Sassi.

Matera, nel 2019 prima Capitale Europea della Cultura del Sud Italia, è oggi nel Meridione una delle mete classiche del turismo in bicicletta: l’itinerario più percorso è quello verso la Valle d’Itria, percorso ciclabile da inserire tra le priorità di intervento, insieme al collegamento Matera-Bari, quest’ultimo asservito dalla linea ferroviaria FAL, il cui materiale rotabile, recentemente aggiornato, consente il trasporto delle biciclette.

Usciti da Matera, dopo una breve visita alla chiesa rupestre della Palomba, si sale al Belvedere da dove si gode di una vista mozzafiato sui Sassi. Si attraversa quindi il Parco delle chiese rupestri del Materano per raggiungere Laterza anch’essa con il centro storico costruito su una “gravina” così come tutti gli altri paesi che si incontreranno fino a Taranto, gravine comprese nel Parco Regionale delle Gravine dell’Arco Jonico. Si passerà dunque per Castellaneta, Palagianello e Massafra. Così come Matera, il territorio oltre che dalle gravine è caratterizzato dalle chiese rupestri o come vengono chiamate in loco, le “grotte di Dio”.

Si giunge infine sul Mar Jonio, a Taranto, città della Magna Grecia e ricca di storia.

In un paesaggio dominato dagli ulivi, si attraversa la penisola Salentina per raggiungere l’Adriatico, passando per la città delle ceramiche Grottaglie, la città barocca Francavilla Fontana, la città medioevale Oria e Mesagne. Infine arrivo a Brindisi.