Dall’11 al 17 settembre 2016 si terrà la 16° edizione della Bicistaffetta FIAB. Quest’anno si percorre il litorale dal Molise alla Romagna, la parte centrale della Ciclovia Adriatica – Bicitalia 6 che va da Trieste al tacco dello stivale. Ciclovia cicloturistica ma anche grande corridoio ciclabile urbano, che merita di essere messa al centro delle politiche nazionali non solo di sviluppo turistico ma anche di mobilità sostenibile urbana.
Si tiene anche quest’anno, dall’11 al 17 settembre 2016, la Bicistaffetta FIAB, iniziativa istituzionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta giunta alla sua 16esima edizione.
La manifestazione si propone di promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale e di sensibilizzare lungo il percorso rappresentanti delle Istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.
Bicitalia, che si poggia prevalentemente sulla viabilità minore esistente o potenziale e sul recupero di argini di fiumi, sedimi ferroviari dismessi, strade vicinali, rappresenta uno dei progetti “forti” della FIAB.
L’edizione 2016 percorrerà il litorale medio Adriatico dal Molise alla Romagna attraversando per intero le coste di Abruzzo e Marche. Si tratta della parte centrale della Ciclovia Adriatica Bicitalia 6 che va da Trieste al tacco dello stivale.
L’itinerario della Bicistaffetta è quasi totalmente pianeggiante, eccetto le due spettacolari terrazze sul mare rappresentante dal Conero e delle falesie del San Bartolo tra Pesaro e Gabicce. Un itinerario di spiagge e lidi turistici, costeggiato dalla ferrovia adriatica che consente una perfetta integrazione bici-treno.
Il percorso
Si partirà dall’antico borgo di Termoli circondato da alte mura fortificate che cadono a picco sul mare e il cui promontorio è l’unico che interrompe l’omogeneità della costa molisana.
L’itinerario nella parte abruzzese è ricco di piste e ponti ciclabili, infatti si sta rapidamente completando il progetto di ciclabile regionale ininterrotta lungo tutti i 130 km dal confine col Molise a quello con le Marche. Fiore all’occhiello di questo progetto sarà la “Via verde della costa dei trabocchi”, i cui lavori sono in fase di appalto e che riconvertirà in ciclabile 40 km di ex tracciato ferroviario in un tratto particolarmente selvaggio e affascinante, frastagliato e caratterizzato appunto dai “trabocchi”, storiche “macchine da pesca” lignee a palafitta.
Anche i tratti più antropizzati, costituiti da moderne cittadine turistiche, sono arricchiti da antichi borghi mediterranei arroccati su colline e falesie a ridosso del mare, vere perle dell’Adriatico a memoria del tempo in cui il mare era infestato dalla pirateria saracena. Tra i tanti si possono citare: il borgo di San Vito Chietino, la cui rupe è scalata dalle spire della ferrovia dismessa fatta di viadotti e gallerie, quasi una ferrovia alpina sul mare che si spera di recuperare a ciclabile; l’aragonese Torre di Cerrano a Pineto con l’antico porto romano che serviva la vicina Hadria – oggi Atri -, città che diede origine e nome alla stirpe di Adriano e forse allo stesso mare Adriatico; la città antica di Giulianova, uno dei rari esempi di impianto urbano di “città ideale rinascimentale”; la collana di perle dei borghi marinari del Piceno, costituita da Grottammare, Cupramarittima e Torre di Palme.
A Pescara si attraverserà l’avveniristico ponte ciclopedonale strallato, un’opera recentissima assurta da subito a monumento simbolo della metropoli adriatica. Una piacevole diversivo sarà la deviazione verso l’Appennino per Ascoli Piceno, la città di travertino lungo la Ciclovia Salaria Bicitalia 9 che in questo tratto è in gran parte su ciclabile di qualità. Altra tappa di collina sarà Fermo, città storica un tempo collegata al mare da una ferrovia già in parte recuperata a ciclabile. Ripartiti da Fermo si ritornerà sulla costa per poi compiere nuovamente una breve deviazione verso l’entroterra per visitare Loreto ed il suo santuario mariano ben visibile dalla costa, prima di terminare la giornata a Sirolo, una delle “perle” del monte Conero, a pochi km dal capoluogo regionale Ancona.
Il penultimo giorno della bicistaffetta, venerdì 16 settembre, porterà gli “Ambasciatori del cicloturismo” attraverso Chiaravalle, patria di Maria Montessori e Senigallia, famosa per la sua spiaggia di velluto e il “Summer Jamboree festival”, fino ad arrivare a Fano, l’antica Fanum Fortunae, con le sue testimonianze romane, in particolare le mura e la porta monumentale voluta dall’imperatore Augusto, nota anche per il suo Carnevale che in maniera praticamente ininterrotta si svolge dal 1347.
Prima di lasciare le Marche si potrà assaggiare la “bicipolitana” di Pesaro, una rete ciclabile urbana di circa 80 km di tipo europeo che ha contribuito a fare di Pesaro una delle città più bike friendly d’Italia.
Qualche sforzo in più sarà richiesto per salire sulla bellissima strada costiera del Monte S. Bartolo, l’ultima asperità dopo Loreto e il Monte Conero a interrompere il tragitto completamente pianeggiante della Bicistaffetta 2016; ma ne vale la pena, perché sarà possibile ammirare dall’alto la vicina costa romagnola e splendidi borghi come Fiorenzuola di Focara e Casteldimezzo, prima di toccare Gabicce Monte, che da sempre si è segnalata per la sua attenzione per biciclette e ciclismo. Un torrente (il Tavollo) separa Gabicce Mare da Cattolica, cioè Marche e Romagna, e si percorrerà la Riviera Romagnola fino a Rimini: 20 km pianeggianti quasi interamente su percorsi ciclabili, lungo uno dei water front più frequentati d’Europa,con transito su viale Ceccarini a Riccione,di fronte a luoghi Felliniani come il Grand Hotel di Rimini e siti storici come il ponte di Tiberio, l’arco d’Augusto ed il tempio Malatestiano nel centro storico della città punto di congiunzione di tre vie consolari: la Flaminia, l’Emilia e la Popilia.
Infine un saluto di benvenuto a tutti i partecipanti presso il Bike Point di Rivazzurra offerto da Rimini Bike to Holidays, un progetto di un consorzio di alberghi e di Fiab Rimini nato nel 2016 per promuovere l’uso della bicicletta per tutti ed anche in vacanza.
La conurbazione costiera fa della Ciclovia Adriatica un caso unico nella rete Bicitalia, che va oltre la mera funzione cicloturistica, poiché l’insieme di centri abitati, piccoli e grandi che siano, costituiscono una conurbazione metropolitana sottile e pure lunga centinaia di chilometri, con poche interruzioni e milioni di abitanti. Pertanto la Ciclovia costituisce il nostro più grande corridoio ciclabile urbano, già oggi molto utilizzato per la mobilità quotidiana laddove adeguatamente attrezzato. Anche per questa duplice funzione e utilità l’Adriatica merita di essere messa al centro delle politiche nazionali non solo di sviluppo turistico ma anche di mobilità sostenibile urbana.
Maggiori informazioni e iscrizioni nel sito: www.bicistaffetta.it
Nb: La Bicistaffetta non è una gara ciclistica, non ci sono tappe né cronometri, né una spensierata ciclo-vacanza. Durante il percorso sono previsti incontri pubblici con amministratori, cittadini, organi di informazione per chiedere che si cominci subito a rendere fruibili e riconoscibili gli itinerari, e realizzare primi interventi infrastrutturali di messa in sicurezza e ciclabilità.